venerdì 28 ottobre 2022

Le bollette

 

Le bollette



Nella parrocchia il parroco fa creare volantini con delle frasi prese dalla Bibbia.

Dopo di che il parroco fa distribuire i volantini alle persone sole, anziane e ammalate.

E così i giovani vanno per le case a portare i volantini.


Siate gentili, dice il parroco, ricordatevi che state portando parole di speranza alle

persone in difficoltà, state annunciando il Vangelo. Dovete essere sorridenti e affabili.


Un giovane bussa alla porta.





Dall'altra parte della porta una voce di una anziana signora risponde chi é?

Il giovane risponde con tono getile e con buon umore buongiorno signora. Sono

 venuto a

 portare la luce di Cristo.

Mettila pure risponde l'anziana signora.



Proprio stamattina mi hanno portato una bolletta della Madonna ...




martedì 11 ottobre 2022

Quanto costa una mela

 

Quanto costa una mela



Eh, vi lamentate del caro – bollette, …




che Eva, quando andava a fare la spesa, lì, nel giardino dell'Eden, una mela, lo sapete cosa le é costato?



L'ira di Dio.






mercoledì 5 ottobre 2022

Talenti o abilità personali?

 

Talenti o abilità personali?








Ciao


Oggi vogliamo parlare insieme dei talenti. Esiste nel Vangelo una famosa parabola dei talenti, Matteo 25, 14-30.

Il Vangelo però parla di talenti, cioé, di soldi da far fruttificare.

Noi sappiamo che quei soldi sono l'immagine di qualche altro valore.

Cosa sono i talenti?

Vi faccio un esempio e vi riporto una mia esperienza pratica, per la chiarezza.






Io so suonare la chitarra, ho sviluppato una competenza a livello base, quello che mi basta per suonare a messa ed accompagnare il canto. A volte mi diverto a strimpellare qualche canzone di qualche autore famoso.

Mi piace la rumba che purtroppo, non suono,




e mi incanto ad ascoltare canzoni in youtube.

Bene. Tempo fa sono entrata in un'associazione di beneficenza a Merano e tra le tante cose andavo nelle case di riposo per anziani a suonare per fare animazione. Potete immaginare la gioia degli anziani, loro poverini, sulla sedia a rotelle, che anche se non erano più in grado di cantare insieme a noi, a volte muovevano chi la testa, chi la mano, chi il piede per accompagnare il ritmo.

Poi, capite, … la pandemia, … nelle case di riposo non ci fanno più entrare. Fine dell'animazione.


Domanda: che cos'é questo? Un talento? Che io ho fatto fruttificare?

Se devo dire la verità ho un margine di dubbio.



Io nelle case di riposo mi andavo a divertire. Passavo dei pomeriggi meravigliosi insieme con tutti gli amici del gruppo, a suonare e a cantare io mi divertivo, mi emozionavo e mi gasavo. Inoltre avevo la possibilità di uscire, accrescere contatti e conocenze, … Si sanno queste cose.


Ma, cosa sono allora i talenti?


Spesso, anzi molto spesso, si confonde un talento con delle proprie abilità o competenze. Tutto quello che noi sappiamo fare nel tempo libero, sotto forma di hobby, dal venerdì pomeriggio alla domenica, dopo una settimana di lavoro, lo consideriamo talento. Solo perché poi il frutto delle nostre creazioni lo doniamo agli altri. Ne ricaviamo complimenti, autostima, apprezzamento. Bene. Ma non credo che si tratti di talenti. Quando noi diciamo … ha talento per la musica, ha talento per il calcio, ha talento per la matematica, ha talento con il computer, … quelle sono abilità e ci esprimiamo purtroppo con le parole sbagliate quando affermiamo di avere talento nella confezione di dolci.

Un talento, quello del Vangelo, non é per noi, un talento é per gli altri. OK, che io ho suonato la chitarra per gli anziani, bene. Ma un talento spesso, é anche una dote nascosta che noi stessi non sappiamo di avere. Noi non conosciamo a fondo noi stessi. Dio ci ha dotato di talenti per il bene degli altri, non solo per la nostra autostima. Quante volte nella vita ho fatto un favore a qualcuno, senza sapere di aver risolto un grande problema. In quel caso ho esercitato un talento nascosto di cui io stessa non ne ero a conoscenza. Spesso Dio ci induce a fare qualcosa di particolare ma di innocuo che torna utile per gli altri ma che a noi non da niente. E' così. Il talento é per gli altri e Dio non vuole che noi ce ne rendiamo conto affinché non ce ne facciamo un vanto personale ma rendiamo la giusta lode e la giusta gloria appunto a Dio.

Vi faccio un altro esempio e vi parlo di nuovo di me per la chiarezza.



Oltre a suonare la chitarra io canto per la liturgia. In questo periodo, sono l'unica suora giovane col timbro del soprano e le suore si aspettano che canti bene tutto il Gotteslob, che sarebbe il libro di canti della chiesa tedesca con musica classica da organo.

Potete immaginare la noia. E' certamente una musica bellissima e seria composta da autori di un certo rilievo. Ma a me non piace. Senza ritmo, molto lenta e la chitarra si addice pochissimo anche se volessi eseguire degli arpeggi. E' una musica composta da molti 2/4 e molti 4/4, quindi, appunto, lenta. E pensare che io da ragazzina amavo ascoltare i ritmi delle vecchie canzoni di Umberto Tozzi, ma le suore vogliono che canti perché ho una buona voce, e mi hanno fatto frequentare 3 anni un corso di canto per impostare la voce.



Il Gotteslob alla fine l'ho imparato, lo suono, e intono i canti a messa, la messa tedesca. Non mi diverto, non mi gaso, non mi emoziono. Sto solo facendo un favore alle suore anziane, sto solo rendendo un servizio alla comunità, servizio per la gente che viene a seguire la nostra messa, un servizio per la liturgia. E so che il servizio, lo so eseguire bene perché ho dimestichezza nel campo della liturgia, ehm, liturgia cantata.




Io penso di avere talento per il canto. Il canto é una dote che ho, cioé, ho la voce del soprano, so urlare, so intonare i canti, li so accmpagare con lo strumento. Per altro, so leggere in tedesco, perciò mi riesce bene lavorare con il Gotteslob. La dote che ho, é un'abilità che ho per natura. La dote diventa talento nel momento in cui io la metto a servizio per gli altri senza ricavarne nessuna gioia personale, se non solo il piacere di essermi resa utile agli altri. Il talento é per gli altri.

Quando invece suono la chitarra con gli altri delle canzoni composte con musica ritmica e batteria io mi diverto e ne ricavo la mia brava gioia personale. Non é quindi un talento ma un bene solo per me stessa, anche se ho fatto divertire gli altri.


E' chiaro quello che voglio dire io?

Sì, ammetto che si tratta di opinioni personali.

Vi invito, per la chiarezza a leggere pagine di teologia fondamentale per ricevere delle spiegazioni valide sui talenti.

Ma al di là della teologia, finhé si tratta di meditare su di alcune pagine del Vangelo, ecco, questo é ciò che significa per me il talento, una mia dote personale messa a servizio degli altri, per la gioia degli altri, non per la mia gioia personale.


Fammi sapere

Sr. Mariadoria

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