Amate
anche i vostri nemici
Amate
anche i vostri nemici sono
parole che mi hanno fatto pensare, riflettere, meditare. Non
sono parole che lasciano indifferenti perché non si può
dare per scontato che si possano
amare
i nemici.
Leggiamo
insieme
Lc
6,27
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A
voi che ascoltate,io
dico:amate
i vostri nemici,
fate
del bene a quelli che vi odiano,
benedite
coloro che vi maledicono,
pregate
per coloro che vi trattano male.
A
chi ti percuote sulla guancia,
offri
anche l'altra.
Immagino
che Gesù mi venga a dire ama
i tuoi nemici, sai, sì, proprio lei, proprio quella che ti ha detto
quella cosa brutta e quell'altra che ti é antipatica perché si
comporta male.
Immagino
di stare zitta, ma di essere pervasa da una soffocante sensazione di
rabbia. Poi gli dico sì,
va bene. Lo farò. Ma
non so se lo farò.
Rabbia
perché sembra Lui mi voglia provocare chiedondomi di amare quelle
persone che non mi piacciono. Se non mi piacciono, io lo so perché,
e so anche di avere ragione. Ma allora lui non é dalla mia parte. E'
possibile? E quelle persone sono nemiche e mi hanno fatto del male,
perché Dio non viene a recarmi conforto, al contrario, viene a dirmi
che devo addirittura amare i nemici?
E
poi, quelle persone meritano così tanto amore? Ma cosa sono questi
discorsi ...
Adesso
penso, dopo una profonda meditazione che l'amore per i nemici sia il
vero amore e che Dio chiedendomelo
mi abbia impartito una nuova lezione d'amore.
La
lezione é la seguente.
Ci
sono due forse anche di piú ma per il momento ne ho scoperte due di
forme di amore.
La
prima
forma
d'amore é il mio approccio disponibile verso gli altri, e anche
verso i nemici positivo, sereno, amichevole, solidale... In pratica é
il così detto non faccio male a nessuno.
Tanti si relazionano alle persone con questo atteggiamento sereno.
La
seconda
forma d'amore é l'amore verso i nemici. Gesù mi dice di dare anche
l'altra guancia. Significa accettare il nemico e trattarlo facendo
finta di niente come se fosse un amico.
La
seconda forma é di difficile applicazione. Va al di sopra delle
nostre umane possibilità, dei nostri sentimenti di rabbia, vendetta,
farmi rispettare, me la deve pagare ...
Credo
che non serva psicologizzare il fenomeno, cioè, se lei fa
così é perché ha un problema, oppure,
se io mi sento ferita é perché sono una stupida. Non
serve. Non siamo da uno psicologo. Noi dobbiamo comportarci da veri
cristiani. Dobbiamo mettere in pratica l'amore in tutti i dettagli.
Inoltre
dalla sua lezione ho anche scoperto che quando Gesù mi chiede di
amare il nemico in realtà ci sono dei presupposti.
1.
L'amore non é un sentimento positivo di affetto, simpatia, amicizia.
Ed é chiaro che non posso nutrire affetto, simpatia e amicizia per
il mio nemico.
2.
Amare il nemico é un incarico che Gesù mi affida. Devo prendere la
richiesta di amore del nemico come un incarico, un favore che Lui mi
chiede.
3.
Quando Gesù mi chiede l'incarico di amare il mio nemico che mi fa
del male é chiaro che Egli ha già provveduto a sanare le mie ferite
che il nemico mi ha inflerto.
4.
Amare significa curare le ferite che il nemico ha. Una persona che mi
fa del male, lo fa perché é lei che ha delle ferite. Non devo
certamente impicciarmi dei suoi problemi personali. Ma la mia
risposta positiva di fronte ad un torto é un modo per curare le sue
ferite. Il resto lo fa Dio. Lui sa e conosce tutti i perché delle
azioni scorrette dei nemici. Io collaboro semplicemente quando resto
disponibile.
Eh,
questa meditazione é stata proprio profonda. Ma tu forse dalla tua
meditazione hai appreso altre informazioni. Ciao
Vuoi ricevere gratis
approfondimenti sulla preghiera? Registra il tuo indirizzo di posta
elettronica nel riquadro intitolato "follow by email".
Sarò felice di inviarti volta per volta delle semplici guide
pratiche.
A presto
Sr.
Mariadoria