giovedì 17 settembre 2020

Cosa ci possiamo aspettare da Dio quando soffriamo dei nostri problemi?

 

Cosa ci possiamo aspettare da Dio quando soffriamo dei nostri problemi?



Molto spesso le persone si ritrovano a dover affrontare problemi diffcili. No ne hanno la forza, oppure non hanno le competenze specifiche, o gli manca la motivazione, hanno bisogno di aiuto perché da soli non ce la possono fare, hanno bisogno di incoraggiamento.

La domanda che tantissimi si pongono é questa: Cosa ci possiamo aspettare da Dio quando soffriamo dei nostri problemi? Le persone cercano la risoluzione totale, una risposta, una luce, una voce che parli ....

Poi quando si accorgono che tutto resta come era, che non c'é stato nessun cambiamento, o che la situazione é peggio di prima le persone si domandano appunto Cosa ci possiamo aspettare da Dio quando soffriamo dei nostri problemi?

Io credo che il problema non sia proprio questo, cosa ci possiamo aspettare da Dio, ma che idea hanno le persone di Dio, e che cosa cercano effettivamente da Dio.

Molte brave persone si rivolgono a Dio inconsapevolmente nel modo sbagliato. Hanno dei problemi, é vero, e non sanno come fare. Cercano l'aiuto di Dio. Queste perosne credono che Dio sia il tuttologo della situazione che un click può cambiare tutto.

Non tutti però hanno capito che le cose non vanno proprio così.

Quando tu hai un problema e ti rivolgi a Dio, ci sono dei presupposti da non dimenticare. Eccone alcuni:




1. Dio é lì pronto ad aiutarti, sì, ma nel senso che Egli ti da quello che Lui pensa che sia giusto per te. Sì, é proprio così, a volte devi cambiar le cose, a volte devi rinunciare, a volte devi capire che sei tu il problema. In pratica, non devi essere tu a risolvere il tuo problema e non devi perciò trattare Dio come il tuo servo che deve fare quello che vuoi. Non devi decidere tu cosa Dio deve fare per te. Dio ti sta già aiutando ma secondo quello che effettivamente ti fa bene.

2. Dio é lì pronto ad aiutarti, sì, ma nel senso che Egli non é lui colui il quale deve fare qualche cosa, ma tu stesso. Quando soffri per una situazione diffcile, a volte é perché tu non hai voglia di agire ma ne avresti le competenze e gli strumenti. Il problema va visto in questo caso non più come qualcosa di grave ma come l'incarico per un'attività da intraprendere per il bene comune. Dio ti sta già aiutando nel farti capire che il problema lo hai risolto tu stesso.

3. Dio é lì pronto ad aiutarti, sì, ma nel senso che Egli sembra che non stia facendo niente. Effettivamente non c'é proprio niente da fare. Sei tu che vedi problema e Dio non considera la tal cosa un problema. A volte non sei tu quella persona che se ne deve occupare.

Sicuramente ci sono tanti altri presupposti ma quelli vanno scoperti col tempo, con l'esperienza, la vita stessa ne insegna degli altri nuovi. L'importante é non perdere la fede, non smettere di credere in Dio quando sembra che Lui non abbia risposto nei momenti diffcili o quando stai soffrendo per un problema.

Cosa mi proponi tu a riguardo? Scrivi, aspetto di leggerti.

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A presto

Sr. Mariadoria




15 commenti:

  1. Grazie Mariadoria per questi preziosi spunti di riflessione che riguardano davvero chiunque. Chi non ha mai pensato a tutto questo in un momento di difficoltà e sconforto? Approfitto per ringraziarti anche della newsletter che ho ricevuto sulla meditazione davvero utile. Oggi ho visto che è arrivata la nuova, leggerò con calma anche questa. Un caro saluto. Silvia

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  2. In questo difficile periodo della pandemia ho cercato di scrivere pensieri con contenuti attuali. Non voglio scrivere tanto per pensare ... il che va bene lo stesso. Ma per me é importante l'attualità e dare una risposta più o meno facile e nei limiti del possibile alle persone che pensano qui e adesso e che cercano. ciao e grazie del commento

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  3. Grazie Mariadoria per questi tuoi spunti di riflessione che sono di grande conforto per chi ha dovuto affrontare prove difficili come ad esempio quelle di una pesante malattia.

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    1. Anche l'esaurimento nervoso é stato un momento molto duro. Ma ho notato sin dall'inizio che c'era una manovra dall'alto che agiva nelle mie cose quotidiane e le ha cambiate da così a così. Non avevo più niente da chiedere nella preghiera. Avevo intuito che soffrire aveva un senso perché stava succedendo qualche cosa, qualche cosa di grande, quella grande cosa che ora me la sto godendo.E così ho capito che spesso Gesù già sa che cosa mi serve. Dovevo aspettare, con pazienza e con serenità. Tutto sarebbe passato. Il dolore, nella sua natura, ha una fine, una conclusione, una conclusione positiva, diversa da quella che mi aspettavo all'origine. E ora mi godo il mio presente. E' stato Lui.
      ciao e grazie del commento

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  4. Grazie Mariadoria per questo post semplice e genuino. Che fatica a volte capire come tirarsi fuori da qualcosa che ci fa soffrire, in cui ci sentiamo ingabbiati. E che fatica stare in silenzio e provare ad ascoltarLo. Grazie!

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    1. Quando si ascolta la voce del silenzio si apprendono tanti messaggi. E il messaggio principale é spesso che hai aspettato tanto a lungo una risposta che conoscevi già. A volte invece devi aspettare tanto quanto é profonda la risposta che ti darà. A volte devi aspettare tanto quanto é grande il progetto che ha elaborato per te.
      Riguardo alla semplicità, come ex-maestra di inglese di scuola elementare sono abituata a spiegare in modo semplice. Ma credo anche che per certe cose la semplicità e la spontaneità siano lo stile comunicativo adatto. grazie per il commento.

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  5. Ciao Maradoria, credo che si chiami responsabilità. Ognuno ha la responsabilità della sua vita, delle sue scelte, di cambiare o non cambiare. La cosa importante è non sentirsi soli in tutto questo,sentire che si è supportati.Che Dio ci è accanto. Ci è stato dato il libero arbitrio e dobbiamo onorate questo sono.Dobbiamo ringraziare di avere la libertà di scelta,a volte è difficile ma è un gran privilegio.
    Ricordo il detto "aiutati che Dio ti aiuta", credo che non ci sia niente di più vero.
    Nei miei momenti difficili mi ha consolato spesso pensare che se non mi stava arrivando quello che avrei voluto, mi stava arrivando però quello di cui avevo bisogno, anche se magari era doloroso e non lo capivo. In questo modo tutto prendeva un senso.
    Ti abbraccio.
    Patty_unanimainviaggio

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    1. 'e bello che hai capito che tutto ha un senso. i momenti difficili hanno un senso perché sotto sotto sono dei momenti manovrati da Lui stesso con l'obiettivo di cambiare qualche cosa e darti qualcosa di nuovo e di più bello. La croce é ... una benedizione. Dopo la croce di Gesù c'é stata la resurrezione, che significa che dopo un momento difficile c'é una soluzione più grande. Crederci e aspettare con pazienza.
      ciao e grazie per il commento.

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  6. Ciao Maradoria, credo che si chiami responsabilità. Ognuno ha la responsabilità della sua vita, delle sue scelte, di cambiare o non cambiare. La cosa importante è non sentirsi soli in tutto questo,sentire che si è supportati.Che Dio ci è accanto. Ci è stato dato il libero arbitrio e dobbiamo onorate questo sono.Dobbiamo ringraziare di avere la libertà di scelta,a volte è difficile ma è un gran privilegio.
    Ricordo il detto "aiutati che Dio ti aiuta", credo che non ci sia niente di più vero.
    Nei miei momenti difficili mi ha consolato spesso pensare che se non mi stava arrivando quello che avrei voluto, mi stava arrivando però quello di cui avevo bisogno, anche se magari era doloroso e non lo capivo. In questo modo tutto prendeva un senso.
    Ti abbraccio.
    Patty_unanimainviaggio

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    1. 'e bello che hai capito che tutto ha un senso. i momenti difficili hanno un senso perché sotto sotto sono dei momenti manovrati da Lui stesso con l'obiettivo di cambiare qualche cosa e darti qualcosa di nuovo e di più bello. La croce é ... una benedizione. Dopo la croce di Gesù c'é stata la resurrezione, che significa che dopo un momento difficile c'é una soluzione più grande. Crederci e aspettare con pazienza.
      ciao e grazie per il commento.

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  7. Ciao Maradoria, credo che si chiami responsabilità. Ognuno ha la responsabilità della sua vita, delle sue scelte, di cambiare o non cambiare. La cosa importante è non sentirsi soli in tutto questo,sentire che si è supportati.Che Dio ci è accanto. Ci è stato dato il libero arbitrio e dobbiamo onorate questo sono.Dobbiamo ringraziare di avere la libertà di scelta,a volte è difficile ma è un gran privilegio.
    Ricordo il detto "aiutati che Dio ti aiuta", credo che non ci sia niente di più vero.
    Nei miei momenti difficili mi ha consolato spesso pensare che se non mi stava arrivando quello che avrei voluto, mi stava arrivando però quello di cui avevo bisogno, anche se magari era doloroso e non lo capivo. In questo modo tutto prendeva un senso.
    Ti abbraccio.
    Patty_unanimainviaggio

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    1. 'e bello che hai capito che tutto ha un senso. i momenti difficili hanno un senso perché sotto sotto sono dei momenti manovrati da Lui stesso con l'obiettivo di cambiare qualche cosa e darti qualcosa di nuovo e di più bello. La croce é ... una benedizione. Dopo la croce di Gesù c'é stata la resurrezione, che significa che dopo un momento difficile c'é una soluzione più grande. Crederci e aspettare con pazienza.
      ciao e grazie per il commento.

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  8. Spesso crediamo che Dio "debba" risolvere i nostri problemi. In realtà non è così. Personalmente ritengo che Lui sia sempre pronto ad ascoltare le nostre lamentele e le nostre richieste ma non è detto che le debba esaudire.
    Sta a noi trovare la forza e la capacità di accettare anche la possibilità che non tutto ciò che desideriamo sia giusto per noi.
    Maria Domenica

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  9. Lui é sempre pronto ad ascoltarci empaticamente perché ci vuole bene e ci conosce a memoria ma se non esaudisce tutte le nostre richieste lui lo sa perché. Non c'é bisogno forse, e se noi lo vogliamo, lui ci da la forza di accettare che dobbiamo perdere qualcosa, qualcosa che spesso per noi é importante. Grazie per il commento. ciao

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