giovedì 10 settembre 2020

Amate anche i vostri nemici

 

Amate anche i vostri nemici



Amate anche i vostri nemici sono parole che mi hanno fatto pensare, riflettere, meditare. Non sono parole che lasciano indifferenti perché non si può dare per scontato che si possano amare i nemici.


Leggiamo insieme


Lc 6,27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate,io dico:amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra.



Immagino che Gesù mi venga a dire ama i tuoi nemici, sai, sì, proprio lei, proprio quella che ti ha detto quella cosa brutta e quell'altra che ti é antipatica perché si comporta male.

Immagino di stare zitta, ma di essere pervasa da una soffocante sensazione di rabbia. Poi gli dico sì, va bene. Lo farò. Ma non so se lo farò.

Rabbia perché sembra Lui mi voglia provocare chiedondomi di amare quelle persone che non mi piacciono. Se non mi piacciono, io lo so perché, e so anche di avere ragione. Ma allora lui non é dalla mia parte. E' possibile? E quelle persone sono nemiche e mi hanno fatto del male, perché Dio non viene a recarmi conforto, al contrario, viene a dirmi che devo addirittura amare i nemici?

E poi, quelle persone meritano così tanto amore? Ma cosa sono questi discorsi ...



Adesso penso, dopo una profonda meditazione che l'amore per i nemici sia il vero amore e che Dio chiedendomelo mi abbia impartito una nuova lezione d'amore.



La lezione é la seguente.

Ci sono due forse anche di piú ma per il momento ne ho scoperte due di forme di amore.

La prima forma d'amore é il mio approccio disponibile verso gli altri, e anche verso i nemici positivo, sereno, amichevole, solidale... In pratica é il così detto non faccio male a nessuno. Tanti si relazionano alle persone con questo atteggiamento sereno.

La seconda forma d'amore é l'amore verso i nemici. Gesù mi dice di dare anche l'altra guancia. Significa accettare il nemico e trattarlo facendo finta di niente come se fosse un amico.

La seconda forma é di difficile applicazione. Va al di sopra delle nostre umane possibilità, dei nostri sentimenti di rabbia, vendetta, farmi rispettare, me la deve pagare ...

Credo che non serva psicologizzare il fenomeno, cioè, se lei fa così é perché ha un problema, oppure, se io mi sento ferita é perché sono una stupida. Non serve. Non siamo da uno psicologo. Noi dobbiamo comportarci da veri cristiani. Dobbiamo mettere in pratica l'amore in tutti i dettagli.


Inoltre dalla sua lezione ho anche scoperto che quando Gesù mi chiede di amare il nemico in realtà ci sono dei presupposti.

1. L'amore non é un sentimento positivo di affetto, simpatia, amicizia. Ed é chiaro che non posso nutrire affetto, simpatia e amicizia per il mio nemico.

2. Amare il nemico é un incarico che Gesù mi affida. Devo prendere la richiesta di amore del nemico come un incarico, un favore che Lui mi chiede.

3. Quando Gesù mi chiede l'incarico di amare il mio nemico che mi fa del male é chiaro che Egli ha già provveduto a sanare le mie ferite che il nemico mi ha inflerto.

4. Amare significa curare le ferite che il nemico ha. Una persona che mi fa del male, lo fa perché é lei che ha delle ferite. Non devo certamente impicciarmi dei suoi problemi personali. Ma la mia risposta positiva di fronte ad un torto é un modo per curare le sue ferite. Il resto lo fa Dio. Lui sa e conosce tutti i perché delle azioni scorrette dei nemici. Io collaboro semplicemente quando resto disponibile.

Eh, questa meditazione é stata proprio profonda. Ma tu forse dalla tua meditazione hai appreso altre informazioni. Ciao


Vuoi ricevere gratis approfondimenti sulla preghiera? Registra il tuo indirizzo di posta elettronica nel riquadro intitolato "follow by email". Sarò felice di inviarti volta per volta delle semplici guide pratiche.


A presto


Sr. Mariadoria

8 commenti:

  1. Profondissima questa riflessione, ho imparato davvero molto e ho molto altro su cui riflettere. A volte basta qualcuna/o che è in grado di darci una chiave di lettura, un'interpretazione che ci illumina... Grazie davvero!

    RispondiElimina
  2. Molto profondo e, come dici, molto difficile...Credo che bisogna cercare di fermarsi un attimo (cosa già non facile nella odierna routine e società) e decidere questa cosa, perchè automaticamente la rabbia verso chi ti ferisce o ti è nemico viene naturale. E occorre tempo affinchè si possa sentire che le ferite sono sanate, e non restare piu' male o sentirsi colpiti da chi ci ha fatto del male, e possa essere data questa disponibilità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. quando Dio ti chiede sa dove sei in difficoltà e di che cosa hai bisogno, e ti da. Inoltre, quando Dio ti chiede, ti da anche gli strumenti necessari per collaborare con lui. grazie per le tue riflessioni.

      Elimina
  3. Amare il proprio "nemico" non è mai facile. Significa aver acquisito un atteggiamento di disponibilità e di comprensione verso chi fa del male e non sempre è semplice.
    Maria Domenica

    RispondiElimina
  4. amare il proprio "nemico" é l'occsione per far maturere a piccoli passi la nostra fde, la nostra capacità morale, e anche a purificare il nostro spirito e la nostra anima. grazie per il commento

    RispondiElimina
  5. Non so se sono capace di amare i 'veri' nemici, cioè i fascisti, i violenti, gli odiatori delle donne e dei più deboli. Però sono convinta che a volte per far capire una lezione è meglio un esempio di bontà e di pace piuttosto che una risposta brusca e oppositiva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. brava hai capito il segreto dell'amore verso i nemici. Rispondere all'offensiva con un'offesa non ha senso. Rispondere all'offensiva con la pace é visibile, esemplare, costruttivo. Brava. grazie delle tue considerazioni

      Elimina

Vuoi dare colore ai valori?

  Vuoi dare colore ai valori? Disponibile su Amazon. Si tratta di una raccolta di immagini da colorare che illustrano i valori. Indirizzato ...