domenica 29 novembre 2020

Ehi, lo sai che è l'Avvento e che devi stare attento, che viene Gesù e tu devi cambiare?

 

Ehi, lo sai che è l'Avvento e che devi stare attento, che viene Gesù e tu devi cambiare?



Leggiamo insieme il Vangelo


Marco 13, 33-37


13 33Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento.34È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».


Immagino che egli venga da me a dire veglia stai attenta fa' attenzione perchè un giorno devo venire da te e non sai quando, veglia devi fare in modo che quando io torno, e vengo all'improvviso e non te lo faccio sapere, tu devi essere pronta.

Io gli chiedo ma perchè verrai di nuovo? In che senso? Perchè, adesso te ne vai? E quando torni che cosa deve succedere? Cosa devo fare quando torni?

Ma lui mi risponde allo stesso modo di prima, veglia veglia stai attenta fa' attenzione io vengo all'improvviso ...

Chissà che significato avrà tutto questo. Penso io a Natale sono buona, canto "tu scendi dalle stelle" agli anziani con la chitarra e lavo i piatti, cosa vuole Lui da me, che insiste che devo stare attenta?


Medito e rifletto e prego e poi ci arrivo.


Dobbiamo vegliare perchè poi arriva all'improvviso Gesù Cristo. In realtà si tratta dell'Arrivo di Gesù Bambino a Natale quando la gente credente ne festeggia la dolce nascita. Festa bellissima quando tutti si sentono buoni e altruisti e desiderosi di pregare di più.

Ma cosa credevo che fosse l'arrivo di Gesù? Appunto, quella dolce festa di Natale, con le canzoncine patetiche e i cartoni animati stucchevoli e tanti racconti sotto l'albero sugli animaletti del bosco che diventano amici dei bambini e fanno l'elemosina?

Credevo che fosse questo l'arrivo improvviso di Gesù?


No, tutt'altro. Gesù viene e tutti si sentono buoni. Bene, ho imparato che Natale nel cuore trasforma e cambia una persona e tutti si sentono buoni. Ma perchè Gesù mi deve mettere in guardia? Perchè, a volte, (non sempre ovviamente) quando Natale arriva nel cuore, non è facile. E' un'esperienza di conversione. La conversione a volte (non sempre ovviamente) è un'esperienza di dolore.

All'improvviso mi accorgo dei miei difetti, mi riempio di scrupoli, mi torna in mente il passato e l'infanzia con dolore, scopro di avere un brutto carattere, mi accorgo per la prima volta che ho invidiato un mio fratello, ho odiato un collega, ho rovinato la mia vita per degli errori di orgoglio o perchè non volevo essere di sotto un collega, ho rovinato la mia salute ...

Quando mi accorgo di queste cose è il segnale che è arrivato Natale, cioè è arrivato Lui all'improvviso e mi ha colta impreparata. Di positivo c'é che Egli non è venuto a controllare ma a farmi notare che ho fatto degli errori che lui vuole misericordiosamente correggere per il mio bene e il mio benessere. Ma Natale è cambiamento e a volte il cambiamento è un processo che dura nel tempo e richiede energia, buona volontà e dolore.


Tu a Natale cosa fai di bello?

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A presto


ciao


Sr. Mariadoria





giovedì 26 novembre 2020

Non resterà pietra su pietra che non venga distrutta, oh e cosa sarà mai?

 

Non resterà pietra su pietra che non venga distrutta, oh e cosa sarà mai?



Laggimo insieme il Vangelo

Luca 21:6-11

5 Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: 6 «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». 7 Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?».
8 Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. 9 Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».
10 Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, 11 e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo...

Immagino che Gesù Cristo venga da me a dire guarda che tutto viene distrutto, e ci sono terremoti, malattie, catastrofi della natura, carestie, corruzioni, odio, guerra, tratta degli umani e tante altre cose brutte. E io gli dico, guarda, io non c'entro, io faccio il volontariato e non sono responsabile di nessun settore quindi non è colpa mia. Ma lui mi dice alterando il tono ma non ti rendi conto? ci sono terremoti, malattie, catastrofi della natura, carestie, corruzioni, odio, guerra, tratta degli umani e tante altre cose brutte. Io lo guardo e gli dico, sì, ma io cosa c'entro? Io rispetto l'ambiente e non provoco gli smottamenti in montagna che distruggono case e villaggi...

E Lui allora non hai capito ci sono terremoti, malattie, catastrofi della natura, carestie, corruzioni, odio, guerra, tratta degli umani e tante altre cose brutte. Io gli dico ma ce l'hai con me? Io non faccio la guerra...

Mi lascia sola...

Mi ritiro nel silenzio e cerco di capire queste brutte parole apocalittiche così insistenti...

Poi ci arrivo....

In effetti io con le guerre non c'entro nè con l'ambiente e non ho competenze dirigenziali in nessun campo. Fin qui tutt'ok. Ma il punto è che io nel mio piccolo, insomma anch'io forse nel mio piccolo, sul mio livello, a modo mio, secondo le mie competenze e responsabilità, forse anch'io appunto, contribuisco alla produzione del male e alla distruzione....

Odio, prendere una persona in antipatia, seminare discordia, mobbing sul posto di lavoro, corruzione e altro, queste cose caratterizzano la normale vita quotidiana, le nostre relazioni con la gente comune e non ce ne accorgiamo. Continuando di questo passo creiamo quella brutta immagine apocalittica di cui parla Gesù nel Vangelo e di cui parlava con me nella meditazione...

So che non dico nulla di nuovo ma di questi tempi segnati da guerre e malattie siamo invitati di nuovo a riflettere. Speriamo che Gesù abbia la pazienza di venirci incontro per mettere tutto a posto, senza punirci a causa dei nostri errori ma con misericordia poiché a causa dei nostri errori stiamo subendo le conseguenze negative. Ovviamente serve da parte nostra collaborazione e buona volontà....

Tu, cosa ne dici? Sei di tutt'altro parere?....

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A presto


ciao


Sr. Mariadoria



martedì 24 novembre 2020

Ehi, ... che la sai quella dell'arca di Noé e degli animali che , ...

 

Ehi, ... che la sai quella dell'arca di Noé e degli animali che , ...




Allora,


gli animali entrano nell'Arca che Noé aveva costruito.


Mentre gli animali varcavano la soglia della nave essi parlavano tra loro:


- che grande nave


- é per una crociera


- dice che durerà 40 giorni la crociera


- e noi navigheremo su questa grande nave per 40 giorni?


- che lusso


- non me lo sarei mai immaginato che io nella vita potessi farmi una crociera da 40 giorni


- e quanti animali


- sì nella nave ci sono molti scomparti


- scomparti per ogni tipo di animale


- non affonderà mica questa nave


- ma no, che dici, non vedi quanto è robusta? E' stata concepita in modo tale da essere impermeabile e da non far penetrare l'acqua ed è inaffondabile


- che lusso, una vacanza da sogno e senza bambini


- ... mah, speriamo che non piova ...



domenica 22 novembre 2020

Ehi, ... Oggi 22/11/2010 è la festa del Cristo Re, te ne sei dimenticato?

 

Ehi, ... Oggi è la festa del Cristo Re, te ne sei dimenticato?




Leggiamo insieme il Vangelo

Mt 25, 31-46


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".



Oggi è la festa del Cristo Re

Io mi immagino che Egli viene da me e in tutta tristezza mi dice, Io son il Cristo Re e ... ho avuto fame e non mi hai dato da mangiare, sono stato malato ma non ti sei preso cura di me, sono stato in carcere e non mi hai fatto una visita.

Io resto in silenzio a pensare poiché, effettivamente non mi ricordo di averlo mai incontrato, e per giunta ammalato e incarcerato e di avergli rifiutato un aiuto. Allora Lui aggiunge tu non sei stata misericordiosa, hai pensato solo a te stessa, non sei stata sensibile verso gli ultimi, io allora gli dico, ma io faccio il volontariato, io lavo i piatti, un lavoro umile, io ... e lui, no, no, tu non hai il cuore misericordioso, tu non ami chi soffre, tu non sei sensibile verso chi è solo perchè prima devi realizzare i tuoi progetti del tuo tempo libero, poi ti vergogni di aiutare un mendicante perchè ti senti osservato, e poi dici che quelli non sono problemi tuoi.

Ci resto male e poi mi immergo nel silenzio tra preghiera, riflessione e meditazione. Io non sarei stata misricordiosa e mi sarei dimenticata di quella persona che non sta bene.

Poi, arrivo ad una conclusione.

1. Gesù è il Cristo Re perchè Egli è il Signore della storia e del mondo e del tempo. Protagonisti della storia, del mondo e del tempo sono gli uomini tra cui anch'io, suoi sudditi.

2. Il luogo fisico, interiore e spirituale del regno del Cristo Re è il nostro cuore dove deve regnare l'amore, di cui appunto Gesù Cristo è il Re.

3. Gesù il Cristo Re vuole che i suoi sudditi stiano bene uniti tra loro in vincoli d'amore. E io, ... quel giorno che fu non avrei fatto quel buon gesto e quell'atro giorno passato mi sarei rifiutata di fare quell'altro gesto.



Sicuramente Gesù Cristo Re mi voleva comunicare altri significati teologici dicendomi che non gli ho dato da mangiare quando aveva fame e che quindi mi voleva mettere da parte. Ma per il momento nelle mie riflessioni mi sono fermata alle suddette conclusioni.


E tu, come ti relazioni con il Cristo Re?



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A presto


ciao


Sr. Mariadoria

venerdì 20 novembre 2020

Mi ha detto che ho ridotto la sua casa in una spelonca di ladri ... oh, oh, cosa ho fatto

 

Mi ha detto che ho ridotto la sua casa in una spelonca di ladri ... oh, oh, cosa ho fatto



Luca 19,45-48

45 Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, 46 dicendo: «Sta scritto:



La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».



Immagino che Gesù si rivolga a me e mi dica sai, la mia casa deve essere una casa di preghiera e tu non vieni a pregare ma fai solo quello che piace a te, ti dedichi ai tuoi interessi e ti dimentichi che stai a casa mia.

Io non ho il coraggio di rispondere e parlare. In realtà mi dispiace, ci tenevo tanto ad abitare nella sua a casa dove finalmente ho rirovato il tanto ambito focolare domestico spirituale. Ma poi Lui mi dice queste cose,... chissà perchè ora sto sbagliando. Devo incominciare daccapo.

Dopo una buona oretta di preghiera e meditazione capisco una cosa molto importante.

Appunto come ho detto prima ora ho la possibilità di vivere per sempre dal punto di vista spirituale nel suo focolare domestico. Il focolare domestico celeste è la garanzia che io possa stare bene con me stessa e con gli altri perchè Lui mi é vicina e mi protegge e mi custodisce da ogni tipo di male dandomi la maturità umana e spirituale per affrontare eventuali problemi, una malattia per esempio o un lutto, o un licenziamento.

Ecco l'errore. Ora è giunto il momento di mettermi a servizio di Dio e partecipare alla sua opera di bene. Non devo pensare solo a me stessa. Devo chiedergli cosa vuole che io faccia per Lui e per gli altri. Devo cercare nelle mie giornate e tra le mie attività quello che sia importante per costruire la pace tra gli uomini e nel nostro piccolo con le persone che ci circondano.

Il suo focolare domestico deve essere un luogo di preghiera, opere di misericordia, serenità, gradevoli contatti con gli altri, attività per costruire la pace.

Forse lo avevo dimenticato e stavo pensando solo a me stessa. A volte si tende a cercare il proprio benessere con l'aiuto di Dio anzichè cercare il proprio benessere credendo nei viaggi, nella cultura o rifugiandosi nel proprio lavoro. E' bene affidarsi alle mani di Dio, ma a volte si dimenticano gli altri. Il relazionarsi positivo con gli altri è molto importante. E' molto importante solidarizzare con gli altri, sostenerli nei loro momenti difficili, interessarsi degli altri e non ridurre io proprio rapporto con Dio ad una relazione privata ed intimistica senza gli altri. Dio non lo si deve trattare come il proprio psicoanalista. Egli è il sommo psicologo ma il relazionarsi positivo con gli altri a volte è la migliore terapia per tanti mali interiori e poi bisogna imparare ad aprirsi agli altri.  


Non credi?

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Sr. Mariadoria

giovedì 19 novembre 2020

«Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?"

 

«Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?"







Ciao. Leggiamo insieme il Vangelo.


Luca 17: 11-19


I dieci lebbrosi

1Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.12Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza,13alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati.15Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; 16e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse:19«Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!».


Immagino che Gesù venga da me a dire c'erano 10 amiche tue con i loro problemi, ... le ho aiutate tutte e ora dove sono?

Io rispondo non lo so

Poi rifletto ... non ho ringraziato abbastanza oppure non so, forse devo fare qualcosa in cambio non so che cosa vuole, io gli ho chiesto aiuto e l'ho avuto e gli ho detto grazie ... forse ho sbagliato qualcosa, si riferiva anche a me o ce l'ha con loro?

Questi i miei pensieri.

Dopo un momento di meditazione, riflessione e preghiera capisco che ...


  1. quando mi rivolgo a Gesù per ricevere l'aiuto necessario per risolvere un problema, in pratica lo faccio perchè so che Lui può aiutarmi, perchè so che mi vuole bene e vuole offrirmi ciò di cui ho effettivamente bisogno. Dal suo aiuto dovrebbe scaturire un certo sentimento di gratitudine che mi deve spingere a dire grazie come ha fatto il Samaritano, non dico che mi devo buttare per terra ma a modo mio, ringraziarlo, raccontando agli altri le mie vicende e facendomi venire la voglia di fare altrettanto con i miei simili, aiutare, solidarizzare, coltivare buoni legami relazionali, condividere.

  2. il rapporto con Dio deve essere umano, diretto, bello, vero, autentico. Non può essere formale. Dio, ci sta aspettando veramente, ci sta osservando, ci sta ascoltando. Quindi il nostro grazie deve essere altrettanto umano, diretto, bello, vero, autentico.

Tu, cosa ne dici? Il rapporto con Dio come deve essere secondo te?


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Sr. Mariadoria

martedì 10 novembre 2020

Non affannatevi dunque per il domani .... non affannatevi per il caro - bolletta ... posso NON affannarmi?

 

Non affannatevi dunque per il domani .... non affannatevi per il caro - bolletta ... posso NON affannarmi?



Leggiamo insieme il Vangelo

Matteo 6,25-34

25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27 E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30 Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.



In questi giorni di lockdown, parziale che poi lo fanno diventare totale, laddove la zona dove abito era gialla e all'improvviso è diventata rossa sto riflettendo un po' sul senso di queste cose. Immagino allora che Gesù venga da me a dire ... ma non ti affannare per il lockdown, non ti affannare per il tuo futuro, non stare lì a preoccuparti di quello che farai, di cosa succederà, non ti preoccupare per il rincaro del gas ...

Io ovviamente resto preoccupata e continuo a chiedermi il senso delle cose che stanno succedendo. Ma Gesù insiste non stare lì a pensare che il vaccino `e dubbio, la cassa-integrazione, come vi organizzerete, la guerra.

Non so, a volte ho la sensazione che Lui non abbia capito cosa stia succedendo, non solo, poi viene da me e dice non ti preoccupare, ci penso io, so già che cosa ti serve, pensa a cercare il regno.

Mi posso fidare? Egli è il Signore, quello che dice dovrebbe essere una garanzia.

Penso. Rifletto. Medito. Prego.

Ci sono arrivata.

In realtà nella mia preghiera/meditazione/riflessione ho rivolto l'attenzione al lockdown, agli eventi bellici, alle conseguenze, ma anche all'atteggiamento di Gesù che con, leggerezza?, superficialità?, indifferenza?, non saprei, questo atteggiamento non chiaro, da parte sua, non preoccupato, non allarmato, non reattivo, non volto all'azione per cercare soluzioni. Mi sorge il dubbio se sia prudente fidarmi. Però è il Signore, mi posso fidare. Mi invita quasi quasi a non preoccuparmi, così oggi me ne sto a casa e mi metto a suonare la chitarra in tutta allegria. Strane cose.

Invece è proprio così. Non vi affannate ... Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia ... Forse è giunto il momento di pregare di più, di imparare 1 a cercare il regno, ehm cercare Dio e pregare e chiedere a lui invece di fidarmi della mia mente, 2 imparare ad affidarmi a Lui, colui che sa di che cosa effettivamente abbiamo bisogno, 3 È giunto il tempo per riflettere e per imparare ad essere piú maturi e capire quello che effettivamente conta nella nostra vita, ... valori, fede, amore.



Queste parole di Gesù non hanno sconvolto anche te?



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Sr. Mariadoria

Oh, no, ancora guerra ..., ma che tempi sono questi?

 

Oh, no, ancora guerra ..., ma che tempi sono questi?













Ciao a tutti. 

C'é la guerra. Profughi corrono disperati di qua e altri profughi scappano via dall'altra parte. Con le conseguenze negative dell'impoverimento mondiale e del caro-vita.

Oggi di nuovo lockdown. Tutto chiuso. Di nuovo silenzio per le strade e nelle case. Di nuovo stop alla vita sociale, stop all'economia e non si è più in grado di progettare o programmare il fine-settimana perché non sappiamo se arriviamo fino al prossimo "domani", si vive nell'oggi, nel qui e nell'adesso, nella più totale incertezza.

Oggi l'umanità é afflitta da queste catastrofi naturali, alluvioni in quell'area geografica, e siccità in quell'altra area geografica, e lì nel frattempo, c'é stato il terremo.

La domanda che mi accompagna in questi giorni è ma che tempi sono questi? Ma che cosa sta succedendo? Quando sarò anziana avrò molto da raccontare ai giovani del futuro, ops, ... ma io non se ci arrivo all'anzianità poichè come ho appena scritto, non so neanche se arrivo al prossimo "domani"...

Che tempi sono mai questi? Che tempi strani sono questi?...

Cercando di fare una riflessione profonda su questi stranissimi tempi, senza dover ricorrere alle tecniche dell'antropologo o del sociologo o dello psicologo credo che comunque anche noi, nel nostro piccolo e con le nostre abitudini o schemi mentali, possiamo fare delle riflessioni....

Che tempi sono mai questi non sono domande che sorgono anche nei vostri pensieri? E altre domande come ma che significa tutto questo? Ma dove stiamo andando? Cosa sta succedendo? E ancora C'é un senso in tutto questo? C'é una soluzione?


Queste sono le solite domande esistenziali senza una risposta. Una risposta sicuramente c'è ma non la si trova subito....



Finalmente domande esistenziali. Le domande esistenziali sono molto importanti. Riflettere aiuta molto a cercare e a trovare il senso della vita. La ricerca del senso della vita riconduce prima o poi, che noi lo vogliamo o no, a Dio. Dio in questo periodo difficile è pronto a darci le risposte, spesso anche quelle che non vogliamo sentire. Dio ci sta invitando a chiedere, e a chiedere sempre di più, a pregare, a rivolgerci a lui, a rivolgerci a lui con fiducuia, a sviluppare la fede, ad approfondire la fede.


Il senso di quello che sta succedendo in questi stranissimi tempi è solo comprensibile nella sua mente e solo lui ce lo potrà spiegare e ci potrà dire cosa fare.


Non è vero? Non sei d'accordo? Spiega, sono curiosa.


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Sr. Mariadoria

sabato 7 novembre 2020

Fare il bene, oppure amare, ... ma cosa sono queste cose?

 

Fare il bene, oppure amare, ... ma cosa sono queste cose?


Leggiamo insieme la parabola del buon Samaritano

IL BUON SAMARITANO
Lc 10,
30-37

«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32 Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35 Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». 37 Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».


Immagino che Gesù mi dica devi amare, e io un po' scocciata gli dica uffa sì lo so, il bene e lui ancora hai visto il Samaritano cos'ha fatto, devi fare anche tu e io dico, sì lo so uffa ma Fare il bene, amare, ... ma cosa sono queste cose?

E Lui insiste con il Samaritano. Cosa c'é di così tanto speciale in questo Samaritano?

Io aiuto, faccio il volontariato, sono disponibile, ... e questa insistenza che devo amare ...

Poi a pensarci bene ...

Amore non è solo fare il bene, fare la carità, fare il volontariato.

L'amore è una cosa che si costruisce. Ma cosa si costruisce?

Capisco dietro insistenza di Gesù che continua a parlarmi del Samaritano che questi, appunto, il Samaritano, non è che stesse cercando in giro poveri sfortunati che lui aiutava senza porsi problemi sociali e relazionali. Il Samaritano non ha solo fatto un'opera di carità. Il Samaritano ha amato. Egli costruisce una società stabile e piena di armonia tra persone di diverso ceto, diversa carica sociale, laddove i bisognosi vengono aiutati, chi essi siano. Questo è l'amore. Costruire un progetto più grande laddove le singole opere di misericordia sono semplicemente dei risultati, delle conseguenze positive. L'amore viene quindi distinto dalle opere di misericordia. Si parte dalle opere di misericordia per costruire un progetto più grande, più profondo, più astratto.

Allora mi rivolgo a Gesù e gli dico, ma io faccio il volontariato Egli dice questo non è amore, questo è servizio positivo per la società. Amore è quando tu ti commuovi nel cuore di fronte alla sofferenza, amore è sentimento di tristezza quando gli altri piangono, anche se non è un problema tuo. Il volontariato, sì, ma poi ne ricavi applauso, sei uscita, contatti. Ma i poveri? Li hai tu applauditi, ti sei messa in contatto con loro, hai dedicato loro del tempo? Hai aiutato chi non ti conosce e chi non ti dice grazie, chi ti é antipatico?

Ora sì che ho capito cos'è amore. L'amore è un obiettivo più alto, un progetto più importante da costruire laddove le opere di misericordia concorrono come metodo, strumenti, sistemi. L'amore nasce nel cuore. 


Ah quel Samaritano ...


e tu? Distingui il fare il bene dal costruire amore? Sì, lo ammetto è diffcile, ma sai, è Lui, che viene da me e dice, .... devi amare, il Samaritano, ...

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