giovedì 15 dicembre 2022

Salmo 30. Salmo del ringraziamento

 Salmo 30



Ciao. Hai avuto un colpo di fortuna nella tua vita, hai risolto un grosso problema che ti dava ansia e non ti faceva dormire? Hai tanto bisogno di ringraziare Dio per questo e non trovi le parole? Ecco il salmo a tal proposito.

Salmo 30


 

2 Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato

e su di me non hai lasciato esultare i nemici.

3 Signore Dio mio,

a te ho gridato e mi hai guarito.

4 Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi,

mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba.

5 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,

rendete grazie al suo santo nome,

6 perché la sua collera dura un istante,

la sua bontà per tutta la vita.

Alla sera sopraggiunge il pianto

e al mattino, ecco la gioia.

7 Nella mia prosperità ho detto:

«Nulla mi farà vacillare!».

8 Nella tua bontà, o Signore,

mi hai posto su un monte sicuro;

ma quando hai nascosto il tuo volto,

io sono stato turbato.

9 A te grido, Signore,

chiedo aiuto al mio Dio.

10 Quale vantaggio dalla mia morte,

dalla mia discesa nella tomba?

Ti potrà forse lodare la polvere

e proclamare la tua fedeltà?

11 Ascolta, Signore, abbi misericordia,

Signore, vieni in mio aiuto.

12 Hai mutato il mio lamento in danza,

la mia veste di sacco in abito di gioia,

13 perché io possa cantare senza posa.

Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.


Buona meditazione

Sr. Mariadoria



mercoledì 14 dicembre 2022

Di chi é la macchina?

 Di chi é la macchina?




Ciao. Di chi é questa macchina? E' tua? 
Non é mia. E' della comunità.
Della comunità? Come non é tua? Non hai una tua macchina?
Mi fa rabbia. Perché non ti procuri una macchina? Visto che la usi?!
Mi viene da ridere. Una volta lavoravo a scuola a Bolzano. Per un mese facevo il pendolare con la macchina, una Polo Volkswagen, berlina. La stessa reazione ricordo. Una bella macchina mi dicevano e complimenti a me per quella macchina mia con la quale andavo a scuola. Stessa reazione qaundo dicevo che non era la mia ma della comunità, una macchina che abbiamo in comune e che noi non abbiamo nulla di privato.
Mi hanno detto tutti la stessa cosa.
Allora devo spiegare un concetto.
Che concetto?
Si chiama voto di povertà.
Ah
Sì. Con il voto di povertà, che prestano tutte le suore, la singola suora non ha proprietà private, cioé, né macchine, né immobili, né tanto meno lo stipendio, che va sul conto generale della comunità.
Abbiamo due macchine. Io guido questa perché é più comoda per me che sono bassa. Posso vedere meglio dietro quando devo fare la retro-marcia. L'altra é più grande. La macchina é di proprietà della comunità delle suore.
E chi usa la macchina?
Non vedi? Io la uso, e tutte le altre suore che hanno la patente e che ne hanno bisogno. Ora ad usare la macchina siamo solo in 3, a volte in 4.
Il convento nel quale abitate allora di chi è?
Della comunità. La casa non é proprietà privata di una singola suora o della superiora.
Ma perchè così?
C'è un motivo ben preciso. Ho appena parlato di voto di povertà. Io di mio non ho niente. A parte i vestiti quello che c'é é di tutti. In comune. Davanzi a Dio la singola suora é povera. La sua unica ricchezza é Dio.
Si é chiaro. Solo l'indispensabile. Noi al giorno d'oggi abiamo troppo. Ma se ti serve qiualche cosa?
Ho tutto quello che mi serve. Non mi manca niente. Viaggio, con l'aereo, vado dal dentista a fare la devitalizzazione del dente, che non costa poco, mi compro i vestiti e le scarpe che mi servono e anche gli articoli da toilette. Ho anche quello che mi serve per il mio tempo libero, per gli hobbies e gli interessi personali. Compro tutto quello che mi serve, senza dover chiedere il permesso.
Solo che, quello che ho é anche delle altre suore.
Ho la gioia di abitare nel convento che é una casa antica con un bel giardino che ora che é aprile è tutto fiorito. Ma non é casa mia. E' casa nostra.
Peccato.
No, non mi dispiace. Mi prendo cura di tutto quello che ho, nel rispetto stesso di quello che ho e nel rispetto degli altri che ne usufruiscno come me.
Sì, ma ....
Nessun sì, ma. Povertà. Sai cosa siglifica? Se un giorno, non credo che mi succederà, ma a qualcuno é capitato, facciamo finta che dopo 20 di vita consacrata lascio il convento e mi ritiro a vita privata, sono povera e non ho neanche un euro.
No. Non é possibile. Non sono d'accordo. Mi dispiace.
E' così.
Ma perché? Non capisco!
Ho detto, che la nostra unica ricchezza é Dio. C'è scritto anche nella Bibbia. Inoltre, a noi va bene così. Siamo povere, e vogliamo restare così. Dobbiamo imparare con gli anni a sentirci sicuri nella povertà. Quando sono entrata in convento ero giovane e non me ne rendevo conto. Ora so bene cosa significa.
E' così. Mi sta bene così.
Va bene. Ma hai una bella macchina.
Grazie. La tratto un po' gelosamente. Sono bassa e magra. Sono insicura alla guida perché non vedo la strada. Con questa macchina mi trovo bene. Voglio guidare solo questa macchina. Le suore lo sanno e la lasciano a me e loro usano l'altra. Ma non é mia. Se un giorno me ne dovessi andare via la macchina resta qui.
Va bene. Grazie. E' tutto chiaro ... sono sconvolta!!!
Posso immaginare.

E tu che hai letto cosa ne pensi? Anche tu sei rimasto sconvolto di fronte a questa realtà?

A presto per spiegare qualche altra cosa

Sr. Mariadoria

Cosa fa una suora tutto il giorno?

 Cosa fa una suora tutto il giorno?




Ciao. Ed eccomi di nuovo qui ad ascoltare le vostre domande e soddisfare le vostre curiosità.


Sì, ecco. Una domanda era appunto sapere cosa fanno le suore dalla mattina alla sera.
Dalla mattina alla sera?
Sì tutto il giorno.
Sembra strana la domanda.
Sì, perché noi sappiamo che le suore preganoper il mondoper i peccatorie fanno il volontariato, síma poi? Pregano di nuovo quando hanno finito il volontariato?


Ah, sí, ho capito. Credo che debba spiegare un po' la giornata tipo della vita di una suora.
Ora capisco il dalla mattina alla sera.
Siamo spinti dalla curiosità e ...
e quindi volete sapere cosa fanno le suore dalla mattina alla sera, insomma, tutto il giorno.
Allora.
La giornata tipo di una suora o di una comunità di suore varia da convento a convento, da comunità a comunità, da ordine a ordine.


E voi suore salvatoriane di Merano, la giornata come la gestite?
La nostra giornata si divide in 3 blocchi principali: preghiera, comunità, attività.
Preghiera, comunità e attività sono i tre aspetti che caratterizzano la giornata, singola, o in senso lato, la nostra vita.
E' meglio fare un elenco di tutto quello che facciamo durante la nostra giornata, dal mattino alla
sera:

  • preghiera
  • colazione
  • attività in casa o fuori casa
  • pranzo
  • attività in casa o fuori casa
  • preghiera
  • cena
  • attività in casa
  • preghiera personale
Quindi non state a pregare tutto il giorno?
No, non stiamo a pregare tutto il giorno. Chi ti ha detto che stiamo a pregare tutto il giorno? Chiaro che il numero delle ore da dedicare alla preghiera, alle attività apostoliche e alla comunità é molto variabile e flessibile. Questo a seconda della comunità, dell'ordine e della spiritualità.
In che senso?
Per esempio, in una comunità di suore quasi tutte anziane ci sono molte ore di preghiera e meno di attività. In una comunità monastica o contemplativa lo stesso. In una comunità missionaria invece ci saranno più ore di attività.



E tu che mi leggi? E' tutto chiaro?
Spero di sì.

A risentirci per soddisfare altre vostre curiosità.

Ciao

Sr. Mariadoria

Che lavoro fa una suora?

 Che lavoro fa una suora?





Ciao.

Eccomi qua per svelarti altri segreti della vita religiosa delle suore in un convento. E ora mi pare che la domanda sia sulle attività che svolge una suora, non é vero?


Sì. Sarebbe bello se ci dicessi, di cosa si occupa generalmete una suora.
Sì, anche le suore lavorano. Hanno le giornate piene e spesso la sera vanno a letto con stanchezza fisica per il tanto lavoro svolto durante la giornata.
E cosa?
Normale come i laici.
Ci sono attività da svolgere in casa, ehm, in convento, e attività da svolgere fuori casa, cioé, fuori del convento.
C'é il lavoro retribuito e le attività di volontariato.
In casa si svolgono i classici lavori domestici, il lavoro d'ufficio, il lavoro amministrativo. Noi per esempio, abbiamo una pensione per turisti che vengono in vacanza sulle montagne e un convitto per ragazze che frequentano la scuola superiore a Merano, quindi svolgiamo le attività connesse.
A queste attività si aggiungono tutti gli adempimenti legati alla liturgia.
Fuori casa una suora lavora nell'amministrazione pubblica o privata, per esempio, io ho insegnato per ben 14 anni. Si tratta di lavoro retribuito. A questo si aggiungono le attività di volontariato e quelle legate alla parrocchia.
E a chi spetta tutto questo? Cioé chi decide chi fa cosa? Insomma voglio dire ...
Vuoi sapere come funziona?
Sì.
Non esiste una superiora che dice tu fai questo e tu fai quello. La mia superiore mi chiede di aiutare in quel settore o di svolgere certe determinate attività. L'atteggiamento assunto da una superiora e quello che assume la singola suora é di collaborazione. Ci si mette d'accordo e ci si aiuta anche in base alle competenze.
Ah.
Per esempio, in questo periodo di quarantena da coronavirus, io mi sto occupando delle pulizie delle camere delle suore anziane.
Funziona così. Io ho insegnato per alcuni anni e in una dimensione domestica mi arrangio con le pulizie. Non mi si chiederà mai di .... ehm, di cucinare per tutti o di occuparmi della parte finanziaria della comunità.
Si decide insieme, si parla insieme, si collabora.
E tu quello che fai, ... lo fai volentieri?
Se lo faccio volentieri?
Pulire non é un mio hobby, come quando suono la chitarra. Una volta é capitato d'essermi alzata la mattina consapevole che le suore anziane mi stanno aspettando e io ho avuto ehm ... una voglia, ... ma mi fa sorridere. Si pulisce e ci si aiuta.
E il volontariato?
Lo stesso. Lo facciamo in base a competenze e tendenze e con spirito di collaborazione e per dare un segno di speranza nel sociale.
Io suono la chitarra agli anziani perché sono portata e realizzo dei giocattolini di legno per il mercatino di Natale di beneficienza. Non andrei volentieri ad aiutare gli ammalati.
Nessuna superiora mi ha obbligato a fare il volontariato. Lo faccio perché mi piace farlo e ci credo.
E così, hai la giornata piena.
Sì, e quando arriva la sera é bello pregare e ringraziare per tutto quello che é stato fatto.



Ecco spiegato il lavoro e le attività svolte dalle suore in un convento.
Spero che sia stato chiaro.
A presto per parlare ancora del convento.
Ciao

Sr. Mariadoria




Le suore hanno tempo libero?

 Le suore hanno tempo libero?




Ecco un articolo sul tempo libero delle suore. Una domanda che mi é stata spesso posta é se le suore hanno tempo libero.

Ciao. Mi incuriosiva sapere se le suore hanno del tempo libero. Oltre alla preghiera e alle attività, le suore hanno del tempo per riposare o dedicarsi a qualocsa che gli piace?
E' chiaro che le suore hanno del tempo libero. La vita del convento é uno stile di vita che prevede anche del tempo libero.
E durante il tempo libero avete degli ineteressi ben precisi da curare?
Come degli interessi ben precisi da curare?
Voglio dire che durante il tempo libero dovete o cantare canti religiosi o leggere libri spirituali. Non avete la possibilità di fare altre cose?
Ma no. Non é così. Il tempo libero é un dono o una possibilità che ci offre Dio. Per noi é un concetto importante. Durante il tempo libero noi ringrazimao il Signore che ci concede momenti per ridere, riposare, rilassarci, dormire. Il tempo libero lo gestiamo come vogliamo.
Quindi, ce l'avete il tempo libero?

Certo che abbiamo il tempo libero. Le suore hanno i propri appuntameti fissi di preghiera e svolgono le priorie attività. Poi resta tanto tempo libero.
Noi il tempo libero lo gestiamo in due modi, abbiamo il tempo libero comunitario e quello privato.
Come?
Funziona così.
Il tempo libero comunitario é un momento fisso che chiamiamo ricreazione o Rekreation come si dice in tedesco. E' un momento in cui noi tutte ci riuniamio in gruppo o proprio tutte insieme e ci intratteniamo. E' ricreazione quindi ci intratteniamo con giochi, qui le suore tedesce giocano a Halma, rummy, Mensch ärgere dich nicht, sono dei giochi da tavolo e il rummy é simile al Machiavelli solo che il Machiavelli si fa con le carte e il rummy si fa con mattoncini che illustrano numeri.
Le suore insieme vedono un bel film alla televisione, non necessariamente religioso. Insieme a volte preferiscono non giocare e non guardare la televisione ma intrattenersi conversando e mangiando qualche biscotto.
Le suore insieme festeggiano carnevale vestedosi a maschera, si raccontano le barzellette, danzano con la musica folkloristica tirolese, mangiano i Faschingskrapfen, e cantano canzoni folkloristiche e religiose. Ovviamente io sono l'addetta alla chitarra.
Lo stesso facciamo anche la notte del 31 dicembre.
Quindi avete proprio la possibilità di divertirvi.
Sì, perché noi siamo una comunità e quindi cerchiamo momenti per stare insieme e intrattenerci. Spesso anche un gioco insieme rafforza i vincoli della comunità.
Facciamo a volte anche qualche gita insieme o escursioni in montagna.
In montagna?
Sì, qui abbiamo grande disponibilità di sentieri, anche per i tutirsti, sentieri che vengono pubblicizzati per lo sviluppo del turismo di montagna, sentieri facili, medi e per esperti. Anche le suore hanno le scarpe da trekking e fanno le loro brave escursioni fino a 2000 metri e anche fino a 3000 metri. Le suore vanno anche a sciare. Ok, io non so sciare ma ho fiato e sono leggera e magra e quindi faccio le escursioni a piedi fino ai 2800 metri.

Ah
Sì.
Poi le suore hanno anche tempo libero, privato, cioé da trascorrere da soli, senza la comunità.
In che senso?
Per esempio, la sera dopo cena, o la domenica pomeriggio, prima dei vespri, una suora é libera da attività e preghiera. Allora, sotto con un hobby pesonale o un interesse.
Tu cosa fai?


Io per esempio suona la chitarra, visito in youtube tanti tutorial e video per imparare i ritmi. Mi piace la rumba e voglio imparare la pentatonica. Rumba e pentatonica non c'entrano niente insieme musicalmente ma a me interessano.
Poi mi piace fare dei giocattoli di legno con il traforo e mi sono comprata il traforo elettrico per assicurarmi un taglio più preciso per dei lavori più complicati. Mi piace piegare la carta. Se volete farmi un regalo? Un puzzle da 1000 o 1500 pezzi. Mi rilasso con un puzzle.
Queste sono attività che faccio da sola. Non sono attività che facciamo durante la ricreazione.
E le altre suore?
La mia superiora é brava con l'argilla e realizza tante cose belle e le vende per la beneficienza. Ha anche il forno e a volte vengono gruppi in casa per farsi guidare da lei a realizzare oggetti di argilla. Questa attività serve anche per fare la meditazione.
Una suora fa ricami su carta.
Un'altra suora fa decorazioni natalizie o pasquali per la tavola.
Un'altra suora fa le candele.
Poi c'é chi legge, chi si fa un giro vicino al Passirio, il torrente di Merano, ci sono molte passeggiate vicino al Passirio.
Poi c'é chi fa biscotti.
Quinidi la vita religiosa é vivace, e le suore sono simpatiche.
Brava, hai capito bene, puoi ben dirlo e la vita religiosa non é solo preghiera. In convento ti puoi divertire come e quanto vuoi.



E tu che mi hai letto cos'altro vuoi sapere sulle suore?

Ciao

Sr. Mariadoria

Le suore devono per forza portare il velo?

 Le suore devono per forza portare il velo?





Ecco un'altra delle domande frequenti sulle suore. Le suore devono per forza portare il velo?

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Le suore devono sempre portare il velo? E L'abito? Cosa succede se non mettono il velo?
Poi alcune suore hanno quei veli così lunghi e le fasce sulla fronte e sul collo. Non sentono caldo?
Se le suore portano il velo o no, dipende dall'ordine, dalla regola che hanno abbracciato.
Come la regola? L'ordine?
Va bene, va bene. Devo spiegare.
Le suore o le monache vivono all'interno di un ordine che si ispira ad un fondatore, ordine francescano, ordine carmelitano, delle Ancelle di ....
Ah, e tu di che ordine sei?
Ordine salvatoriano.
Il fondatore scrive una regola, cioé la sua volontà, che tutte le suore o monache o frati o monaci accettano e venerano.
Il fondatore, per esempio, S. Francesco, S. Domenico, S. Ignazio, può decidere e scrivere anche sull'abbigliamento, cioé, se le suore hanno l'abito o no, il colore, la forma del velo, e tutte le caratteristiche e i dettagli.
E voi, suore salvatoriane?
Il nostro fondatore ha scritto che le suore possono anche vestire con abbigliamento civile ma semplice e ordinato. Nella mia comunità alcune suore portano il velo e l'abito, altre indossano abiti civili. Possimo scegliere liberamente. Non ci sono differenze di incarichi tra suore con l'abito o suore senza l'abito.
E tu?
Io jeans e pile d'inverno, jeans più leggero e una polo d'estate.
Ma le suore con il velo non sentono caldo d'estate?
Le suore sono così abituate che anche se sudano non soffrono. Se pensi che anche nelle missioni in Africa dove fa caldo le suore hanno il velo e nessuna di loro sviene per il caldo.
Ma il velo e l'abito che cosa rappresentano?
Il velo é importante perché una suora o un frate vogliono ritirarsi dal mondo e rinuciare a tutto ciò che offre il mondo per legarsi solo a Dio. L'abito e il velo sono un simbolo di rinuncia. Tutti quei religiosi che vanno vestiti con abiti civili hanno rinunciato pure loro ma spesso gli abiti civili sono più pratici nell'espletamento delle loro attività quotidiane.

Hai altre domande sulle suore? Me lo comunichi in un tuo graditissimo messaggio?

Grazie

Ciao

Sr. Mariadoria

Ma, .... una suora non si stanca di pregare?






Ciao, eccoci qua a chiarire alcune curiosità sulla vita delle suore. In questo caso la domanda si riferisce alla preghiera. Le suore in convento pregano. Hanno tante ore di preghiera. Hanno la preghiera comunitaria e la preghiera privata.

Ma con tutte quelle ore di preghiera, non si stancano?


Mi incuriosiva l'aspetto delle suore che pregano sempre. Le ore di preghiera personale, le ore di preghiera comunitaria, poi la messa, poi il vespro, ..... sarebbe troppo per me. Non si stancano le suore a pregare così tanto? Non si scocciano?


No, non si stancano e non si scocciano.

Sì, ma sempre pregare, pregare, pregare ....

La vita religiosa in un convento é vita di peghiera. La vita di preghiera é uno stile di vita fondato sulla preghiera, preghiera, preghiera.

Uffa!

Uffa no.

Ma come é possibile uffa no?

Se le suore scelgono di condurre una vita di preghiera, preghiera, .... non solo preghiera, ma preghiera, evidentemente piace così.

Ok, ma ....

Noi suore effettivamente, preghiamo molto. Lo facciamo perché ci piace così. La preghiera ci serve, ci da la spinta per alzarci la mattina, l'energia per affrontare la giornata, sì, anche quella psicologica, la quiete interiore per andare a letto la sera. Noi suore abbiamo bisogno della preghera, altrimenti non sappiamo andare avanti. La nostra vita é nelle Sue mani (di Dio, che spesso lo trattiamo come un consulente socio-psicologico) e la preghiera é un modo per creare un contatto con lui.

Per questo non vi stancate?

Per questo. Noi e tante altre persone laiche e come te, abbiamo bisogno di Gesù Cristo per mettere in ordine le nostre idee e la nostra vita. Noi crediamo che Gesù possa aiutarci. E quindi abbiamo bisogno di relazionarci con lui come ad un amico. E' naturale che ci piace pregare, e pregare e pregare.

Quindi non é un obbligo?

Nessuna superiora o badessa o priora, (da noi c'é la superiora) controlla se abbiamo pregato o no. E' chiaro che a volte capita, per esempio, che la sera, dopo una giornata di duro lavoro, sono così stanca, che .... mi dimentico che c'é adorazione; vado a letto senza aver fatto adoraziuone. Dio ha ascoltato la mia preghiera lo stesso. Ma se una suora dopo alcuni anni di vita nel convento dimostra noia nei confronti della preghiera é un segnale, positivo per lei che la vita religioso-conventuale non fa per lei perché non condivide con le altre consorelle il desiderio di pregare, con insistenza.

E' grave?

No, ho detto che é un segnale positivo per lei, non é un peccato, né un'infrazione contro la regola, ma se non condivide con le sorelle la necessità di pregare tanto, vuol dire che questa persona é una donna fedele a Dio, una brava persona, di fiducia nelle relazioni sociali, ma non é fatta per la vita in convento.



E tu? Quali domande spontanee ti sorgono? 

Grazie

A presto

Sr. Mariadoria

Quante volte al giorno deve pregare una suora?

 Quante volte al giorno deve pregare una suora?






Quante volte al giorno deve pregare una suora?







Ciao.

Quante volte al giorno deve pregare una suora?
Anche tu me lo chiedi? Spesso mi viene posta questa domanda e a volte mi fa sorridere.
La gente pensa che noi suore siamo persone di preghiera e di conseguenza dobbiamo dedicare alla preghiera molto del nostro tempo. Lo stessso mio padre una volta mi disse con estrema convinzione che io in convento sto a pregare dalla mattina alla sera e allora cercai di fargli capire che io dalla mattina alla sera oltre alla preghiera ho tante altre cose da fare.
Sorridi anche tu, vero?
Sì, ok, ti spiego. Non c'é un numero ben preciso delle volte in cui una suora deve pregare. Inoltre si deve anche sapere che il numero della preghiera di una suora varia da ordine a ordine e da comunità a comunità, a seconda del tipo di apostolato, del carisma e della spiritualità dell'ordine.

Ehm, scusa se ti interrompo, ma é che io non ho capito cosa stai dicendo, apostolato, ordine, carisma ...
Ok, ok, ho capito, apostolato, ordine, carisma, troppe parole strane, va bene, adesso semplifico. Torniamo a noi, torniamo alla domanda.

Ci sono due tipi di preghiera, la preghiera comunitaria e la preghiera privata o personale. Questo dappertutto, in tutti i conventi é così.

Sì. Ora é più chiaro. Due tipi di preghiera, comunitaria e privata. Ed é uguale in tutti i conventi.

Bravo. Vedo che stai capendo. La vita in convento in fondo é semplice, non é complicata come sembra.
Adesso ti spiego i due tipi di preghiera.
La preghiera comunitaria forse la si potrebbe conteggiare con le dita della mano. La preghiera comunitaria é un tipo di preghiera che si fa con la comunità, si prega tutti insieme.
Ci sono degli orari.
E' un momento in cui le suore si sentono unite, in una famiglia conventuale, in un nucleo. Si avverte propio la sensazione di andare insieme da Dio. Insieme come comunità, con la possibilità di condividere con altri l'esperienza di fede con Dio. L'esperienza di fede con Dio non é solo un'esperienza soggettiva e segreta, ma condivisibile.


E' chiaro?
Forse.
Ne dubito. Ma andiamo avanti.
Questi momenti di preghiera si possono quantificare. Conta pure con le tue dita.
Sono le lodi, i vespri, l'adorazione, la santa Messa, la lectio divinae, il rosario, la via crucis, diversi momenti di meditazione, l'Angelus.

Ma non tutto nella stessa giornata.
Meno male.

Lodi, vespri e Santa Messa da noi sono momenti di preghiera comunitaria quotidiana. L'Angelus viene pregato ogni giorno a pranzo. Gli altri momenti di preghiera comunitaria hanno una cadenza settimanale.
Per pregare si usa il breviario, la Sacra Scrittura, il messale e tanto altro materiale che prende spunto dalla Sacra Scrittura.
Insieme si prega per il mondo e per se stessi.

E' chiaro fin qui? Posso andare avanti?
Sì, continua, é interessante ma non aggiungere troppi particolari.
Ok.
Va bene, va bene. Un giorno, in un'altra occasione ti spiegherò le caratteristiche delle singole preghiere.

Ora passo a spiegare la preghiera privata.


La preghiera privata o personale ha una cadenza irregolare perchè dipende dalla volontà personale della singola religiosa. Ritiro spirituale, esercizi spirituali, meditazione, contemplazione, rosario, oltre che comunitari sono spesso esperienze anche individuali.
Ah. Cioé, da soli?
Sì, da soli. La singola suora si siede in camera sua, o nella cappella, o nel giardino, o si fa una passeggiata, e prega.
Così facile?
Così facile.
Senza il breviario?
Senza il breviaro.
E che cosa prega, cioé, cosa dice? Che preghiera fa?
Queste sono preghiere libere, senza breviario o altro materiale.
Si prega per il parente ammalato, per una preoccupaziome personale, si esprime la propria paura se si sa di avere una malattia, o per aver litigato con una consorella, per chiedere la forza di affrontare il giorno dopo una dura giornata di lavoro. Una suora dice quello che vuole.
Io per esempio gli ho detto che questo coronavirus ... mi fa un po' paura, e così gli ho chiesto un po' di conforto.
E quante volte al giorno prega personalmente?
Giusto, quante volte al giorno.
Una suora durante la giornata si regola con tutte le proprie faccede e si cerca il proprio momento in cui dedicarsi alla preghiera privata o personale.
Spesso si tratta di fare un giro nel bosco vicino al fiume, sai, vicino a noi c'é un torrente, il Passirio, con tante vie per andare a piedi e c'é il bosco.
Questi singoli momenti privati di preghiera avvengono durante la giornata tutte le volte che lo si vuole. Ci sono suore che la mattina prima di incontrare la comunità per le lodi si fanno la propria meditazione oppure si fanno un giro nel giardino per una preghiera personale, una richiesta o una lode. Altre suore prima di andare a letto si intrattengono in cappella, illuminata solo dalla luce perpetua per pregare su intenzioni personali.
A volte si tratta anche di stare in silenzio vicino all'altare.

Va bene? E' tutto chiaro?
Bello. E' tutto chiaro. E' interessante.

Allora torniamo ad intrattenerci un'altra volta intorno ad altre tue curiosità sulle suore. Chiedimi qualunque cosa. A me viene da ridere quando sento le vostre domande.
A presto

Sr. Mariadoria

Noia in convento?

 Noia in convento?




Io non mi potrei mai immaginare di dover stare giornate intere in convento, sempre a pregare. Solo a pensarci mi viene la noia. Chissà quanta noia ci deve essere in un convento. Poi nel silenzio delle mura...
Non é noioso stare in convento?



Ma no che non c'é noia in convento. Il convento non é un posto per annoiarsi. Tanti mi chiedono come faccia io a vivere in un convento, come si fa ad andare avanti giorno dopo giorno nelle mura di un convento Che idee hai tu di un convento?
Ti ho detto ... silenzio, solo preghiera, non c'é niente da fare, pochi contatti ...
No, no. Tu del convento e della vita religiosa non hai la più pallida idea. Il convento non é un luogo dove si muore dalla noia.

Meno male. Quindi non é che state solo a pregare? Non c'é solo preghiera? Svolgete delle attività? Andate in parrocchia, fate il volontariato?
Mi rendo conto che devo spiegare un concetto molto importante per rispondere alla domanda sulla noia.
In convento non c'é posto per la noia. Chiaro, abbiamo da fare e abbiamo anche dei contatti, quindi non viviamo nell'isolamento silenzioso completo come pensano alcuni e non viviamo nell'inedia come pensano altri.
Attività e contatti però non sono i due presupposti pricipali per garantire che non ci sia noia in convento. Non c'entra niente.
E allora cos'é che tiene lontana la noia dai conventi?

E' un concetto profondo ma non difficile da capire.
Cioé?
Allora. Io penso che qui il problema della noia sia prima di tutto psicologico e poi pratico. Lasciamo agli psicologi i dettagli e le spiegazioni scientifiche. Io però ti assicutro che ci sono diversi livelli nel nostro io interiore dove si potrebbe insinuare la noia.
Che livelli?
Un livello é profondo e riguarda la nostra esistenza. Una persona quando si annoia é perché non ha impostato la sua esistenza su di un fondamento base che sia solido. Per noi suore questo fondamento base solido é Dio. Quando mi alzo la mattina sono consapevole che la giornata é per Dio, la offro a Dio, mi é stata donata da Dio, Dio mi chiede di pensarlo.
Dio?
Sì, Dio. Dio é il fondamento della vita, la base dell'esistenza, il fine per cui vivo, la forza che mi fa alzare la mattina. Dio produce e sviluppa un senso della vita, dell'esistenza, del mio essere io interiore.
E quindi?
E quindi, quando c'é questo fondamento, che per noi suore é Dio, automaticamente la giornata assume consistenza, anche se si tratta di dover eseguire piccole incombenze o lavori umili. Automaticamente non c'é noia.
Vuoi dire che non c'entra niente con le attività?
Voglio dire che non c'entra niente con le attività. Tu puoi avere mille cose da fare ma se non sai per chi, (Dio), perché (per compiere la sua volontà) per cosa, (per costruire per esempio, la pace) ti annoierai.
E voi siete tutte convinte che l'obiettivo della vostra vita é Dio?
Noi suore siamo fortunate perché abbiamo impostato tutte quante la nostra vita su Dio. Il nostro primo e unico compito nella giornata a partire dalla mattina quando ci alziamo é lavorare per Dio, produrre per Dio, costruire per Dio, mettersi in cammino con Dio.
E le attività?
E le attività costituscono la risposta alla domanda sulla noia in convento relativa al secondo livello, più superficiale. Si tratta di voler sconfiggere la noia con attività e contatti.
Le attività ci sono, e tante, e riempiono la giornata. In convento non c'é né muto silenzio, né solitudine deprimente, né il fare niente. Abbiamo attività, contatti ma anche momenti di sano silenzio e spazi privati per la nostra preghiera.
Ah capisco.
Ma sappi, non sono le attività e i contatti che sconfiggono la noia. Per lavorare sulla noia devi sempre riempire il vuoto del livello profondo, quello del tuo io interiore con il senso della vita.
Questo vale per tutti anche pechi non é suora o frate. Gente sposata o single se non si costuisce un obiettivo ideale che tende verso la fede rischia di andare incontro alla noia. Eh, contatti e attività non riempiono quel tipo di noia.
Ora ho capito il mistero del convento, cioé di quel posto speciale dove nonostante le ore di preghiera le suore non ...
non conoscono la noia.



Ciao

Spero che sia stato interessante anche per te che stai leggendo

Alla prossima con le tue curiosità sulle suore

Sr. Mariadoria

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