venerdì 29 maggio 2020

Hai anche tu dei talenti?


Hai anche tu dei talenti?



E' affascinante sapere o essere consapevoli di avere dei talenti. Mi domando spesso Hai anche tu dei talenti? Leggiamo insieme la parabola altrettanto affascinante.

Matteo 25:14-30

14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 1Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.


La parabola dei talenti é molto letta nelle parrocchie, nei gruppi giovanili e negli oratori per giovani per dare la possbilità ai giovani adoloscenti di scoprire le proprie capacità e competenze e sviluppare l'autostima.
Questa parabola ha sempre avuto un significato pedagogico per lo sviluppo, l'educazione e la crescita dei giovani.
Ma per noi persone adulte, per me che sono di pochissimo sotto i cinquanta e per coloro che sono più anziani questa parabola ha un altro significato.

Io mi immagino Gesù che mi invita a sedere su di una panchina con lui. Poi, con un tono affettuoso e uno sguardo paterno mi dice:"Io parto per un lungo viaggio e dato che ti voglio bene ti dono dei talenti. Fai quello che vuoi e quello che riesci. Al mio ritorno mi farai vedere che cosa hai fatto". E conclude con un sorriso.

Come reagirei?
All'inizio un po' smarrita, poi con gratitudine abbraccerei Gesù e poi me ne andrei nel bosco a valutare che cos'ho e poi prenderei carta e penna per registrare tutto quello che voglio fare.

Cosa sono i talenti che Egli mi offre prima di intraprendere il suo lungo viaggio?
Adesso, appunto alla mia età, e alla nostra età, mi accorgo di avere la salute, ancora oggi, speriamo che duri a lungo, una comunità religiosa intorno a me e così non soffro la solitudine, tanti impegni, interessi e contatti, così non soffro la noia, tempo da dedicare, così posso stare a contatto con gli altri ed essere utile.
Anche il mio carattere mi da gioia, il mio sentirmi bambina con il desiderio di giocare e relazionarmi in modo semplice con gli altri, mi fa sentire serena e mi da l'energia per alzarmi la mattina.
Questi talenti non sono scontati, mia madre si lamenta perché é sola in casa e teme l'anzianità, i bambini figli di profughi che conosco non hanno una situazione familiare stabile alle spalle, e impareranno la malvivenza, e ci sono tanti altri esempi.
Io ringrazio Dio per i doni che mi ha offerto e anche per avermi dato la capacità di riconoscerli.


Scrivimi qualche tua considerazione a riguardo.

Ciao

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Sr. Mariadoria



16 commenti:

  1. Come sempre grazie per questi momenti di riflessione. La parabola dei talenti la conoscevo ma ero rimasta alla visione adolescenziale di quando me la proposero da ragazza, probabilmente a catechismo come dici tu per spronarci alle nostre capacità ma non pensavo a riportarlo al giorno d'oggi ai quaranta belli compiuti. In effetti ne ho di cose belle, per fortuna, a cui guardare. Grazie per questo modo gentile per farmi riflettere e apprezzare. Un abbraccio

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    1. tutto quello che é scritto nel Vangelo é sempre attuale. Gli anni passano, noi cambiamo, e con i cambiamenti abbiamo bisogno di nuovi insegnamenti per affrontare meglio le nuove esigenze della nuova fascia d'età e la Pparola di Dio é sempre quella ma si adatta a qualsiasi fascia d'età é in qualsiasi situazione o contesto. grazie del commento

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  2. Ma come è attuale questa parabola, sembra scritta per me. Proprio in questi giorni mi sento spesso "insoddisfatta" e il bello è che, pensandoci bene, avrei mille e più motivi per non esserlo.
    Ti ringrazio tantissimo per averla proposta e per avermi fatto fermare a pensare!!!

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    1. Ciao. Tu hai tantissimi talenti, li hai messi a frutto e hai prodotto tanto bene per te e per gli altri. Dio te ne è grato. Ma sei "insoddisfatta". Forse dentro di te c'é ancora un altro talento, piccolo, nascosto, che non hai ancora consciuto. E' forse il talento più importante che ti serve in questo periodo della tua vita. Cerca del tempo durante la tua giornata per cercare, trovare, scoprire quel piccolo talento di cui hai bisogno. Vedrai che troverai la "soddisfazione" che cerchi.

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  3. La parabola dei talenti mi fa pensare alle occasioni. A quelle di cui siamo consapevoli e che sappiamo cogliere ma anche a quelle che sprechiamo, non cogliendole. Ogni talento è un dono prezioso. Spero di saper fare un buon uso di ogni mio talento. Intanto ci provo.
    Maria Domenica

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    1. ciao. Io penso che quando tutto quello che fai é per il bene degli altri, e allora vuol dire che hai fatto buon uso dei tuoi talenti. Se hai prodotto del bene, anche se solo piccolo, invisibile e non percettibile, che gli altri non nhnno notato, ma che tu sai che era per il bene degli altri, NON hai sprecato i tuoi talenti. Brava se dici che ci provi.
      Grazie del commento

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  4. Grazie per questo spunto. Ho sentito e letto tante volte questa parabola. Tante volte mi è stata proposta e l’ho proposta ai ragazzi degli scout. Ora, onestamente, mi mette un po’ di tristezza. A volte temo di non aver più nessun talento o, peggio ancora, di averli seppelliti.

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    1. Secondo me i talenti Dio quando te li da, te li da una volta per tutte e ti caratterizzano per tutta la vita. E quando pensi di non aveli più i talenti o di averli seppelliti, secondo me Dio continuamente ti da nuovi talenti. Probabilmente adesso nelle situazioni di vita che conduci hai bisogno di nuovi talenti e quelli che avevi possono essere conservati ed utilizzati un'altra volta. Vai alla scoperta dei tuoi nuovi talenti. Dio offre talenti ad ogni fascia d'età, per ogni nuova situazione di vita da affrontare. Ma quelli che avevi, non é che non servono più, non é che ora non hai più talenti o hai seppellito i talenti. Dio le sue creature le fa dotate, anche le persone semplici. Dedicati alla ricerca dei tuoi nuovi talenti, che fanno di te una persona nuova e ringrazia Dio per i talenti che hai avuto in passato.
      grazie per il tuo commento

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  5. Bellissima la tua conclusione, ringraziare per la capacità di riconoscere i doni..
    A volte penso di non aver saputo riconoscere e mettere a frutto i miei talenti.. di sicuro avrei potuto fare di meglio, con più sforzi e volontà,magari più audacia e meno pigrizia.. Talvolta, essendo come sai anch'io già più che adulta, guardo a certe occasioni forse perse sprecate, con un po' di rammarico, ma poi mi dico che ho fatto quel che potevo, in quei momenti, con il materiale e la storia che avevo, e che non posso stare a guardare quello che non ho realizzato o che mi manca, ma devo guardare a quel che ho, agli altri doni che ho avuto e di cui non posso certo lamentarmi (anche se a volte in quest'epoca di esposizione viene da fare il confronto con la vita o i successi degli altri e si cade nel trabocchetto di sentirsi da meno o meno di successo..).
    Quando ero più giovane, ho avuto spesso la sensazione di star sprecando il mio tempo, che per me è proprio la cosa più
    brutta; allora quel che più desideravo era costruirmi una famiglia, avere un rapporto sano, trovare un po'di pace.. diciamo che i primi due desideri che mi parevano irraggiungibili, li ho esauditi, per l'ultimo ci sto ancora lavorando.. per me è importante avere una coscienza ed essere onesta con me stessa e gli altri, a volte è difficile davvero, si diventa impopolari, poco simpatici e fa anche male.

    È un argomento delicato per me, perché è come fare un bilancio.. e come dicevo, devo sempre fermarmi e considerare da dove sono partita e dove sono arrivata, indipendentemente dal fatto di non avere realizzato qualcosa di evidente, di successo, arte, lavoro, prestigio , che sia.

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    1. ciao. Grazie per aver scritto il tuo profondo commento. E' interessante quello che scrivi nell'ultima frase: qualcosa di evidente, arte, successo ... I talenti, e lo spiegherò in un prossimo post, servono per costruire la pace tra gli uomini. Successo, arte, lavoro, prestigio, se ci sono, bene, ringrazia Dio che hai queste cose, se non li hai, bene lo stesso, evidentemente Dio non te le ha date perché non gli servivano come elementi per costruire la pace.
      Interessante la prima frase ... non hai saputo riconoscere ... tanti hanno questo problema. I talenti servono per costruire la pace e se non li hai scoperti, un giorno Dio te li farà scoprire, ogni fascia d'età é sempre valida per lui. Giovane, adulta, bambina, o anziana ... per lui é lo stesso. Dio sa che noi esseri umani non siamo in grado di sapere tutto, e quindi Lui si farà sentire quando arriverà il momento giusto. ciao e grazie

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  6. Ognuno di noi ha dei doni, tuttavia non sempre si è consapevoli dei propri talenti. Talvolta le circostanze possono rendere persino impossibile il coglimento delle proprie potenzialità. Personalmente ritengo però che, con la guida giusta, sia possibile scoprire i propri talenti e farne buon uso, per se stessi e per gli altri. Ogni dono che si riceve è infatti anche un dono per gli altri.
    Maria Domenica

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    1. ciao e grazie per il tuo commento. Bello quando dici che ogni dono é un dono anche per gli altri. Così fai di te una persona generosa e aperta. Inoltre il motivo principale per cui Dio ti abbia dato dei talenti é prorpio quello di costruire relazioni positive con gli altri.
      Per quanto riguarda la consapevolezza, penso che Dio ti da dei talenti perché ha bisogno di te per costruire ... e se non te ne rendi conto, un giorno si farà sentire Lui, Sua iniziativa personale. ciao e grazie

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  7. la gratitudine e la riconoscenza sono due valori che ho rivalutato. Peró nonostante io conosca un pó i miei talenti, sono piú le volte che riesco a non vederli che le volte in cui li vedo e li ascolto. grazie per questo spunto di riflessione.

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    1. La capacità di riconoscere i propri talenti é un problema che hanno tante persone. Io penso che Dio si farà vedere e sentire quando avrà bisogno del tuo aiuto con i tuoi talenti e te li farà notare. Gratitudine e riconoscenza sono talenti che hai e che riconosci. Forsee adesso Egli vuole questo da te, sai, non tutti sono riconoscenti e grati e chi si accorge della tua riconoscenza ne trae da te esempio e insegnamento di vita. E' un talento molto forte in te che produce il frutto dell'insegnamento. Riconoscenza e gratitudine in te non sono solo buona educazione e atteggiamento civile ma esempio. E tu così allacci relazioni sociali profonde. Brava. Grazie del commento. Ciao

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  8. la gratitudine e la riconoscenza sono due valori che ho rivalutato. Peró nonostante io conosca un pó i miei talenti, sono piú le volte che riesco a non vederli che le volte in cui li vedo e li ascolto. grazie per questo spunto di riflessione.

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