venerdì 25 settembre 2020

Come venir fuori dalla sofferenza?

 

Come venir fuori dalla sofferenza?




Come venir fuori dalla sofferenza? é una domanda che si pongono tanti perché la sofferenza é un fenomeno che purtroppo accompagna la vita degli uomini, anzi mi correggo, di tutti gli uomini. Si soffre per tanti motivi, ma a volte la sofferenza viene esacerbata perchè é diffcile venirne fuori. Non si hanno le competenze per risolvere i propri problemi, ignoranza, si prega e sembra che dall'alto non arrivino le risposte che si cercano, inadeguatezza, solitudine.

Quindi, Come venir fuori dalla sofferenza?

Io con la mia esperienza ho notato che per venire fuori dalla sofferenza c'é un principio di base e poi dei passi da seguire. E' chiaro che tutti sono invitati a cercare la propria strategia, io comunque vi spiego il mio modo di veder le cose.

Io penso che la sofferenza sia un cammino da percorrere attraverso gli elementi o gli aspetti che appunto fanno male. Percorrere, dico, appunto, NO cercare di uscirne e venirne fuori, ma percorrere, passare attraverso.



E' un'esperienza della vita che vale la pena di compiere. Grazie alla sofferenza si imparano tante cose, si cresce, si matura, si sviluppa l'autostima, si diventa saggi. Il segreto é non assumere atteggiamenti di disgrazia o di sfortuna ma cercare di ricavarne il meglio. Il segreto é essere consapevoli che dopo la sofferenza c'é la soluzione. Questo é il principio.

Adesso passiamo ai passi da compiere, in modo concreto, ma invito chiunque a scoprire i propri.

Passare attraverso la sofferenza aiuta a venirne fuori. Questo é il secondo me il primo passo. Quindi vale la pena accettare la sofferenza quando viene e affrontarla con coraggio e dignità.




Questo é un passo da compiere a livello umano.

A rafforzare il coraggio e la determinatezza per compiere il cammino della sofferenza ci vuole la fede. Si deve guardare l'immagine di Gesù Cristo. Cosa gli é successo? E' andato in croce, é morto e poi é risorto. Questa esperienza di Gesú significa che dopo la sofferenza c'é una soluzione, che la sofferenza conduce ad una fine positiva che non ci apsettiamo, che la sofferenza serve a cambiare quache cosa e a fare incominicare dall'inizio. Meditare il mistero della morte e resurrezione di Cristo aiuta tantissimo ad attraversare i momenti difficili. Un secondo passo.



Infine credo molto nelle capacità relazionali. Comunicare con la gente per solidarizzare con chi ha altri pensieri difficili da elaborare aiuta tantissimo. Attenzione però a non cercare le disgrazie degli altri per giustificare i problemi propri. Un terzo passo.

Tornando alla domanda Come venir fuori dalla sofferenza?, io credo che questi passi e questo principio siano di notevole importanza nella vita dell'uomo nei tempi difficili.



Inoltre, é chiaro che vorrei poter vivere in modo sereno e tranquillo come tutti ma sono entrata nell'ordine delle idee che la sofferenza sia, ... una benedizione, un tesoro da cui trarre tanti vantaggi, un dono e quello che mi da conforto é che Gesù con la sua espreienza di morte e resurrezione abbia dato un senso a tutte le nostre esperienze negative.

Sicuramente tu avrai trovato la tua strategia e mi piacerebbe se me la condividessi.

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A presto

Sr. Mariadoria

4 commenti:

  1. Purtroppo non è così semplice per coloro che sono stati colpiti da mali incurabili,in questo caso penso che subentri il dolore e lo sconforto, difficilmente controllabili.

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  2. ciao Giuseppina. Penso che tu abbia molto ragione. Spesso nella vita ci toccano degli schiaffi che sono proprio forti e che lasciano il segno. Sono situazioni nelle quali non si é in grado di percepire neanche la misericordia di Dio che porta conforto. Come hai detto tu, i sentimenti di dolore sono incontrollabili. Forse é giusto lasciare la persona sofferente nel suo dolore senza insistere a dire "dai,... vedrai,... non fare così, .... devi crederci. Non serve a niente. Ed é dura anche per le persone che gli sono vicine perché ne sono coinvolte, in un modo o nell'altro. Ti do perfettamente ragione. Io penso che chi sta affrontando un dolore, il dolore se lo tiene e basta, deve imparare a gestirselo nella misura in cui é possibile, se poi il dolore é estremo e si perdono le forze per affrontarlo perché subentra la depressione e l'odio, credo che anche la tua missione di stare vicino al sofferente e di aiutare sia conclusa. Tu sei una persona, umana, NON sei un angelo. Fai solo quello che puoi. E tu che ne sei coinvolta, riceverai un giorno da questa esperienza nun insegnamento che sarà imporatente per te. Grazie per avermi riportato l'esempio del dolore di una malattia. A parte un esaurimento nervoso non ho altre esperienze dirette di malattia con dolore fisico e interiore, dolore personale e coinvolgente. Ma mi aiuti a riflettere sulle situazioni estreme. Ci sono anche le situazioni estreme. Si va avanti negli anni, si matura, si prega ma quando arriva una situazione difficile estrema, si é impreparati. Grazie del tuo commento.

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  3. Tre tappe per uscire dalla sofferenza. Mi sembra che a quasto mondo abbiamo invece rimosso la sofferenza, tutto deve essere facile e a portata di mano così che il minimo ostacolo ci sembra insormontabile e invece esistono poi i dolori veri che prima o poi arrivano per tutti e tutte e non siamo preparati. Grazie per questi preziosi aiuti.

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  4. Le tre tappe di cui ho parlato sono le tappe della mia strategia, che ho acquisito con le vicende della mia vita. Ognuno deve trovare le proprie tappe tante quante gliene servono. Condivido quello che dici. La gente al giorno d'oggi non é pronta al sacrificio, non ha la maturità per affrontare fame, carestia, epidemia, malattia, c'é troppa depressione, troppi conflitti interiori non risolti. Questo é un grosso problema, sì, religioso, ma anche culturale e di mentalità. Bisognerebbe aprire i propri orizzonti, rieducare la propria ignoranza interiore, aprire gli occhi e compartarsi da uomini. Grazie del tuo commento

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