lunedì 7 settembre 2020

Come si fa a pregare?

 

Come si fa a pregare?



Tante brave persone che si dedicano alla preghiera, alla fede, al volontariato, alle attività parrocchiali spesso si chiedono non solo se Dio accetta e ascolta le nostre preghiere. La domanda frequente o il dubbio che pervade gli uomini é Come si fa a pregare?, se c'é un metodo ben preciso per elevare a Dio la nostra preghiera.


Il problema é che Dio é invisibile, non parla e non risponde perciò é difficile relazionarsi. Dio c'é ma non si vede e questo é un pensiero così irrazionale che molto facilmente la gente smette di credere e di conseguenza trova difficile o impossibile pregare.

Anch'io a volte mi dico che se dovessi mettermi a parlare con Lui e dargli del Tu come si fa con le persone, e se quacuno mi dovesse sentitre, mi prenderebbe per malata mentale perchè penserebbe che sto parlando da sola.

Pregare il Padrenostro e l'ave Maria e l'Angelo custode é facile. Recitare a memoria le preghiere della tavola e della messa é anche facile. I problemi emergono quando si tratta della preghiera personale, che poi é quella più affascinante.



Io adesso provo a dettarvi una via per dedicarsi alla preghiera, una via che si compone di 2 tappe.

1. Innanzitutto é necessario avere di Dio un'idea chiara e ben precisa. Non é facile ma si può fare a piccoli passi. C'é un famoso espisodio del Vangelo dove Gesù chiede e voi chi dite che io sia? Non moraleggiate troppo ma cercate di essere quanto più umani possibili quando cercate di capire chi é Dio per voi. Per me Dio é il mio papà e io davanti a lui sono una piccola bambina che cerca coccole. Come vedete é necessario stabilire con Dio una relazione di tipo umana, cioé, nulla di culturale o teologico.

2. Il secondo passo é adeguarsi a questo legame e assumere nella preghiera questo ruolo.

Quando io prego infatti spesso Dio lo chiamo papà e parlando con Lui come ad un papà affettuoso come lo voglio io, come é stato effettivamente mio padre, quello umano, sono in grado di dirgli quello che voglio. Gli chiedo aiuto per i miei bisogni ed esprimo i miei desideri.

Inoltre io personalemte Dio/papà non me lo immagino con la barba e con le rughe e con la voce tonante ma come un papà giovane e dolce. So che lui é qui vicino a me. Gli parlo tranquillamente.

La persona che prega deve rivolgersi a Dio con tutta sè stessa. Rivolgersi a Dio con i propri sentimenti deve anche determinare il vero approccio. Attenzione però a non psicologizzare troppo la preghiera. 



Bene, vi ho raccontato come faccio io a pregare. Voi dovete cercare il vostro modo. Ci vorrà del tempo ma fate a piccoli passi. Dovete 1. cercare di capire, in base al vostro carattere e personalità, in base ai vostri veri bisogni più intimi, chi é Lui per voi, un amico, un compagno di viaggi, il vostro diario personale parlante, il povero interiore, l'io interiore ...: 2. adeguarvi alla vostra immagine di Dio che avete e comunicare con Lui secondo questa immagine.

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Come si fa a pregare? Se vuoi aggiungere altre considerazioni a riguardo, scrivimele nei commenti. Farà piacere.


A presto


Sr. Mariadoria



















3 commenti:

  1. Grazie per questo pensiero e chiarimento, è una cosa che mi sono chiesta spesso, come si fa a pregare, mi pare che nessuno lo spieghi, ed ero certa che non si limitasse tutto al recitare le preghiere che ci hanno insegnato da piccoli, Ave Maria, Padrenostro, ecc. come pappagalli, ma che fosse necessario un rapporto più "personale". Tra l'altro credo che alla fine torni anche utile, relazionarsi in questo modo, per chiarire le cose anche nei confronti di se stessi e forse per trovare già delle risposte.. o saranno già le risposte di Dio?? ?

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  2. ciao grazie del commento
    le "risposte" sono di Dio, quelle di natura esistenziale, perché l'esistenua é nelle sue mani, lui decide di darci la vita, lui ce la toglie quando vuole. E' importante che la preghera diventi "personale" perché noi persone adulte, abbiamo inconsciamente o anche consciamente paura della morte e inoltre dobbiamo affrontare situazioni diffcili e di conseguenza abbiamo ... domande esistenziali e problemi "personali". grazie grazie per avermi scritto le tue care parole ciao

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  3. Grazie, affronti sempre problemi reali e dai soluzioni semplici affrontando i dubbi di tutte e tutti noi.

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