venerdì 30 ottobre 2020

Riesci a condividere il pensiero di Dio intorno alle ferite inflerte, ..., insomma le beatitudini

 

Riesci a condividere il pensiero di Dio intorno alle ferite inflerte, ..., insomma le beatitudini







Ciao

Leggiamo insieme:


Matteo 5,1-12

1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.




A dire la verità questo brano del vangelo è molto strano. Si tratta di un elenco di sfortune e disgrazie di fronte alle quali vengo invitata a sentirmi fortunata poichè dopo ci sarebbe una soluzione, adeguta al problema o qualcosa di più grande.

Sembra una presa in giro. Resta così come stai tanto dopo ti darò qualcosa di più grande. E' come dirmi ... resterai così come stai.

In realtà se ci penso non è proprio così. Devo comunque riflettere, pregare e meditare per capire.

La sfortuna di chi è povero, o malato, o preso in giro, o che si trova in una situazione di svantaggio è difficile da superare. Da' dolore e Dio sembra non prometterti la corrispondente soluzione del problema ma qualcos'altro che a dire la verità non avresti chiesto.

Ho imparato che Dio mi da, e mi da tanto, non solo quello che mi serve ma anche il suo amore.

Ma cosa mi da in realtà? Sì, quello che mi serve. Ma cosa? Quello che lui sa che mi serve e non quello che cerco io.

Egli mi promette conforto, grande ricompensa, misericordia. Sì, è ciò di cui ho effettivamente bisogno. Se qualcuno mi insulta, Egli mi insegna a non insultare e a superare in un modo o nell'altro il dolore. Io gli chiedo però nella mia preghiera che annienti il mio nemico. E' sbagliato. Egli mi da il conforto di cui ho bisogno per superare il dolore.

Tu che mi stai leggendo, cosa ne pensi?



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A presto


ciao


Sr. Mariadoria

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